La possibilità di credito offerta e le opzioni per estinguere il finanziamento.
Tra le principali novità fiscali dell’anno iniziato da poco più di un mese occorre menzionare il prestito vitalizio ipotecario.
Esso rappresenta una nuova forma di credito destinata agli over 60 che permette a chi è in possesso di un’abitazione il raggiungimento degli standard atti ad ottenere liquidità immediata senza rinunciare alla nuda proprietà.
La normativa è stata resa operativa alla fine dello scorso mese di dicembre 2015, quando il Ministro dello Sviluppo Economico, Federica Guidi, ha firmato il decreto attuativo.
Il meccanismo del prestito vitalizio ipotecario è piuttosto facile da comprendere:
Gli interessati possono chiedere a una banca o a una società finanziaria un prestito immediato d’importo pari a una percentuale del valore dell’immobile, su cui viene posta un’ipotecacome garanzia. Le due parti concordano modalità e condizioni del rimborso lasciando aperta la possibilità che siano gli eredi a recuperare l’immobile dato in garanzia, rimborsando il credito ed estinguendo la relativa ipoteca.
Nello specifico, il regolamento del prestito vitalizio ipotecario 2016 prevede che il rimborso degli interessi può verificarsi alla scadenza o a scadenze prestabilite, mentre nel caso in cui gli eredi decidano di non recuperare l’immobile, il rimborso del credito si ottiene mediante la vendita dell’immobile stesso al prezzo di mercato. In questo caso l’eventuale parte eccedente il capitale residuo del finanziamento viene destinata agli eredi.
Tra le novità più rilevanti del prestito vitalizio ipotecario 2016 rientrano anche le opzioni per l’estinzione del finanziamento: a parte il decesso del richiedente, può essere estinto anche in caso di trasferimento completo o parziale dei reali diritti di godimento sull’immobile posto in garanzia. In altre parole il proprietario può estinguere anticipatamente il prestito in qualsiasi momento, vendendo o trasferendo i diritti reali sull’immobile a terzi.
Si tratta in definitiva di una buona alternativa al classico prestito bancario o ai prestiti online (o anche alla stessa pensione integrativa) che potrebbe attirare l’interesse di molti over 60, solleticati anche dall’applicazione, sotto il profilo fiscale, dell’imposta sostitutiva agevolata dello 0,25%.