Che la vita sia tutta rose e fiori è piuttosto un bell’auspicio che una realtà dell’esistenza: imprevisti, visite mediche, degenze ospedaliere, sono all’ordine del giorno per molte famiglie italiane, non solo per quelle (come sarebbe facile ipotizzare) che annoverano tra le proprie fila persone anziane e poco – quando non completamente – autosufficienti. In questi ultimi anni si è parlato tanto, ad esempio, degli incidenti sul lavoro: la sicurezza non è l’unico problema di questo mondo (non sono forse altrettanto gravi i bassi salari, che non consentono – specialmente ai più giovani – di impostare programmi a lungo termine sulla propria esistenza?), ma certo sarebbe antipatico dover correre in ospedale per l’infortunio di un congiunto. Avesse avuto una polizza come AbbINA di INA Assitalia, almeno non ci saremmo dovuti preoccupare delle spese per il ricovero ospedaliero e la degenza.
In realtà, AbbINA non si limita a questo, e ciò rappresenta un ulteriore punto di forza di questo prodotto “dall’alto contenuto previdenziale”, come leggiamo nel sito della compagnia. In effetti la copertura di AbbINA non è limitata al solo ambito professionale, bensì estesa fino agli infortuni che potrebbero occorrere in ambito extra-lavorativo. La polizza può essere sottoscritta e dai già titolari di polizze INA, e dai nuovi clienti.
È prevista una garanzia in caso di morte (come direbbero i bambini della pubblicità di un’importante marchio di acqua minerale “Tiè”), ma anche per l’invalidità permanente. Esiste inoltre una diaria di ricovero in caso di infortunio, la possibilità di ottenere dalla compagnia il rimborso delle spese sanitarie e pure una rendita vitalizia nel caso (anche questo, al pari degli altri, davvero poco auspicabile) di infortuni all’origine di invalidità gravi e compromettenti. Purtroppo, come si constatava in apertura, gli imprevisti sono all’ordine del giorno, e potrebbero essere anche più gravi di quanto immaginato. Con AbbINA l’imprevisto rimane possibile, ma almeno avrete garantita una copertura economica per il sostentamento.