Il conto deposito rappresenta uno strumento di investimento semplice da utilizzare in quanto collegato direttamente al conto corrente (detto “conto di appoggio”) e oltremodo sicuro : il primo è una riserva da alimentare per aumentare il guadagno, il secondo, è il modo più semplice per gestire le entrate e le uscite.
In virtù degli interessi riconosciuti per le somme in conto deposito, ottenere una remunerazione alta sul denaro vincolato a medio o lungo termine è facile e conveniente.
Il conto deposito rappresenta uno strumento di investimento semplice da utilizzare in quanto collegato direttamente al conto corrente (detto “conto di appoggio”) e oltremodo sicuro : il primo è una riserva da alimentare per aumentare il guadagno, il secondo, è il modo più semplice per gestire le entrate e le uscite.
Riguardo alla tassazione degli interessi il conto deposito non differisce dalle altre forme di investimento. Le imposte sono fissate al 26% sugli interessi maturati (fino al 2014 erano del 20%), per questo nello scegliere il miglior conto deposito bisogna diffidare dalla pubblicità e calcolare i rendimenti netti sottraendo le tasse.
Oltre alle imposte sugli interessi, la spesa che grava maggiormente sui guadagni di un conto deposito (libero o vincolato) è il bollo, detto anche “mini-patrimoniale”, da calcolare in modo progressivo in base alle somme versate in misura pari allo 0,20%. (nei conti correnti l’imposta di bollo invece è fissa). Non tutti sanno che diverse banche, specialmente quelle online, propongono costi depositi zero spesedi apertura, gestione e bollo (se l’istituto cui ci si rivolge fa pagare il bollo invece, per calcolare la convenienza basta sottrarre anche questa voce assieme alla tassazione sugli interessi).
L’imposta di bollo è dunque pari al 2 per mille dell’importo depositato, ma con differenze importanti fra persone fisiche e giuridiche (società, enti etc etc…). Solo per queste ultime infatti è fissato un tetto massimo pari a 14.000 Euro. La tassa in questione, fino a poco tempo fa era fissata all’1,5% ma ha subito un aumento a partire dalla Legge di Stabilità del 2014. La stessa normativa – quasi per riparare- ha provveduto ad eliminare l’importo minimo per l’imposta di 34,20 Euro annuali. Nello specifico, a partire dal 2014, i titolari di conto deposito o di un investimento al di sotto dei 17.100 Euro non pagano più l’imposta di bollo di 34,20 Euro.