In Italia, in media, bisognerebbe fare affidamento su un budget pari a 60.000 euro per uno sposalizio con cento invitati. La cifra minima che si spende? 35.000 euro. Molti soldi. Troppi per qualcuno. Non a caso, sono sempre di più coloro i quali chiedono un prestito.
Il numero delle coppie che scelgono di sposarsi in estate è in netto aumento. Molte, pertanto, sono alla ricerca di prestiti al fine di affrontare le spese necessarie alla realizzazione di un matrimonio indimenticabile.
In Italia, in media, bisognerebbe fare affidamento su un budget pari a 60.000 euro per un matrimonio con cento invitati. La cifra minima che si spende? 35.000 euro. Molti soldi. Troppi per qualcuno. Non a caso, sono sempre di più coloro i quali chiedono un finanziamento.
A tal proposito, tante sono le banche e gli istituti di credito che offrono prestiti riservati a coloro i quali hanno intenzione firmare l’agognato contratto che li lega per sempre, a patto che uno dei due futuri sposi possa contare su un reddito sicuro. Esso è sufficiente per convincere l’ente finanziatore a soddisfare la richiesta. Questa tipologia è contemplata nei prestiti finalizzati, che com’è noto sono collegati alla vendita di un prodotto specifico quale per esempio l’abito da sposa, il ricevimento nuziale o il viaggio di nozze. Il prestito viene pagato a rate mensili secondo un apposito piano di ammortamento.
In seconda battuta è possibile propendere per un prestito personale, il quale viene accreditato dalla banca in un’unica soluzione, senza dover necessariamente specificare in che modo venga speso il denaro. Il prestito per matrimonio permette in genere di richiedere da 1000 a 30.000 euro (o anche di più in certi casi), con una durata del rimborso compresa solitamente tra uno e cinque anni.
Vi è poi una terza opportunità, ma essa è dedicata esclusivamente ai dipendenti pubblici (anche ex dipendenti e pensionati): si tratta dei famosi prestiti Inpdap, che consistono nella richiesta di un apposito finanziamento per il proprio matrimonio o per quello di un figlio o una figlia (non sono ammessi altri tipi di parentela), con importo massimo erogabile di 23 mila euro lordi e rimborso quinquennale saldabile a rate mensili fino a 1/5 dello stipendio o pensione.