Ma quanto si puo' risparmiare oggi, rispetto a cinque anni, fa se si sottoscrive un mutuo?
La ripresa del mercato immobiliare va consolidandosi mese dopo mese. C’è più fiducia nei confronti degli investimenti sul mattone, come negli anni precedenti alla crisi scoppiata a cavallo tra il 2011 e il 2014.
Un grosso ausilio, per fomentare la ripresa immobiliare, proviene senza dubbio dai tassi applicati ai mutui. Essi hanno raggiunto nuovi minimi storici e i prezzi delle case, calati già da prima della crisi e attestatisi oggi mediamente al – 15% / -20%, a seconda delle fonti, continuano a scendere inesorabilmente seguendo un trend che per gli esperti continuerà anche nei prossimi mesi e non si arresterà almeno sino agli inizi del 2017.
L’Eurirs, l’indice sul quale si calcola il tasso fisso applicato ai mutui, se a venti anni, supera di poco l’1%, mentre l’Euribor, al quale fa riferimento il tasso variabile, se a tre mesi, è addirittura sceso sotto lo zero (-0,26 all’11 maggio). Situazione, quest’ultima che potrebbe e dovrebbe sollecitare le richieste di finanziamento. In discesa anche gli spread richiesti dalle banche che, sommati ai valori di Euribor in un caso o dell’Eurirs nell’altro, determinano il tasso finale di un finanziamento. Questo vuol dire che, sia che si scelga la prima formula, sia che si opti per la seconda, di mutui così convenienti non se ne vedevano da decenni.
Ma quanto si puo’ risparmiare oggi, rispetto a cinque anni, fa se si sottoscrive un mutuo? Ce lo dicono gli esperti:
Per un finanziamento ipotecario da 200.000 euro, di durata ventennale e rata mensile, stipulato nel primo trimestre del 2012, applicando un tasso medio (sintesi tra il variabile e il fisso) del 5,51%, si pagherebbero quasi 130.500 euro di interessi. Mentre per un mutuo con le stesse caratteristiche, stipulato nel primo trimestre di quest’anno, con un tasso medio stimato al 2,83%, gli interessi finali ammonterebbero a poco più di 62.000 euro. Più o meno, la metà.