La guida autonoma diminuirà sensibilmente il numero degli incidenti stradali (fino all’80% entro il 2035), facendo di conseguenza crollare i premi delle polizze assicurative.
Prossimamente il comparto delle assicurazioni dovrà adeguarsi maggiormente per via delle auto con guida autonoma. Un segmento, questo, che sta rivoluzionando il settore dei veicoli e che inevitabilmente influenzerà anche le compagnie.
La prima, buona notizia, è che la guida autonoma diminuirà sensibilmente il numero degli incidenti stradali (fino all’80% entro il 2035), facendo di conseguenza crollare i premi delle polizze assicurative.
A dirlo è uno studio condotto negli Stati Uniti e riportato da Volvo, secondo cui le tecnologie di guida autonoma potrebbero polverizzare 20 miliardi di dollari di premi assicurativi in tutto il mondo solo entro il 2020: un dato notevole, in particolar modo se si considera che attualmente l’assicurazione auto genera il 42% dei premi lordi del ramo danni, che costituisce il segmento premi individuale più grande a livello globale. Volvo ritiene pertanto che il settore assicurativo non abbia altra scelta che reagire con intelligenza e lungimiranza a queste sfide lanciate all’attuale modello di business.
Il CEO di Volvo, Hakan Samuelsson, ha così commentato lo studio:
Con ogni probabilità l’impatto a medio e lungo termine sul settore assicurativo sarà significativo. Ma non dimentichiamo l’obiettivo reale di tutto questo: meno incidenti, meno feriti, meno vittime. La tecnologia della guida autonoma rappresenta il progresso più importante realizzato negli ultimi anni nell’ambito della sicurezza automobilistica. Ed è vero: per esempio pare che i veicoli autonomi abbiano il potenziale di prevenire buona parte delle 33mila morti che accadono ogni anno sulle strade americane, di cui il 94% causate da errori umani. I produttori di veicoli prevedono che le auto senza conducente, o ad elevato contenuto di autonomia nella guida, saranno disponibili più o meno dal 2021 in poi. Indubbiamente si vedrà diminuire drasticamente la frequenza dei sinistri, e nel caso in cui l’incidente non si possa proprio evitare, la velocità d’impatto verrà comunque ridotta grazie alle prestazioni del sistema, contenendone così la gravità.