Il 2017 è iniziato con l'aumento dei tassi da parte delle banche, che, nonostante la BCE abbia confermato i tassi e i QE anche per il 2017
Il 2017 è iniziato con l’aumento dei tassi da parte delle banche, che, nonostante la BCE abbia confermato i tassi e i QE anche per il 2017, hanno bisogno di patrimonializzare le perdite e aumentare le garanzie. Quindi la situazione dei mutui sta cambiando, e a febbraio abbiamo cercato di rintracciare quali sono le proposte migliori, in base alla nuova situazione.
Purtroppo, a febbraio, a causa dell’aumento dei tassi Eurirs, i mutui a tasso fisso hanno avuto una decisa crescita degli interessi. Chi chiede oggi un mutuo a tasso fisso, a partire da febbraio, può pagare anche l’1,53% di Tan sui mutui a 10 anni. In pratica oggi, il cliente paga 9 euro in più al mese, rispetto al gennaio 2017. Quelli a 20 anni registrano invece un aumento dell0 0,25% del Tan, che tradotto in costi, rappresentano un +11 euro al mese, mentre il Taeg si attesta sullo 0,24%. Aumentati anche i tassi per i mutui a 25, con il Tan che aumenta del 2% e il Taeg del 2,13%. Siamo quindi sui 12 euro in più al mese da pagare. Per i mutui a 30 anni il Tan arriva ad un aumento fino al 2,20%, e il Taeg al 2,32%. In media si pagheranno ben 380 euro in più l’anno.
Va molto meglio per il tasso variabile, che oggi resta invariato grazie all’Euribor che resta con tassi sotto lo zero, quindi gli aumenti previsti dovrebbero essere nettamente migliori. Per i mutui a 10 anni si prevedono aumenti massimi dello 0,84%, inclusi i costi stimati. A 15 anni il tasso sarà di 0,90% in più, lo 0,94% con i costi inclusi. Il massimo sarà di 1,51% per i mutui a 40 anni.