Interessi se si cambia in ritardo l’assegno?

di Daniele Pace Commenta

Per legge, l'assegno bancario va presentato alla propria banca per l'incasso entro 8 giorni se la banca recipiente è nello stesso comune


 Sarà capitato a molti di dover pagare degli interessi per un assegno cambiato o incassato in ritardo. Per legge, l’assegno bancario va presentato alla propria banca per l’incasso entro 8 giorni se la banca recipiente è nello stesso comune, oppure entro 15 giorni se la banca recipiente è parte di un diverso comune. Nel caso la presentazione dell’assegno non fosse tempestiva, come si dice in gergo bancario, si potrebbero avere dei problemi in quanto il pagamento è comunque vincolato ai fondi oppure alla revoca del pagante. Nel caso l’assegno non fosse “coperto”, ovvero non ci fossero i fondi necessari da trasferire alla banca recipiente, si dovrà pagare una penale del 10% dell’ammontare dell’assegno, evitando ulteriori sanzioni. A questa penale vanno comunque aggiunte le spese e gli interessi. La legge è molto ferrea in questi casi, contrariamente al passato, quando si poteva anche farsi restituire l’assegno dalla banca e tentare di ottenere il pagamento per altre vie. Infatti, secondo la legge, in caso di assegno scoperto, bisogna presentare la prova del pagamento entro i due mesi dalla scadenza, per la precisione entro i 60 giorni, senza equipollenti, ovvero altre operazioni diverse. Questa normativa è utilizzata per evitare episodi di frode, tra privati.