I ministri dell’agricoltura dei paesi UE, riuniti la settimana scorsa a Tallin, hanno deciso una nuova trance di prestiti all’agricoltura europea a partire dal 2020, per sostenere il settore all’interno dell’Unione. È stata l’occasione per la presentazione del paper ‘Il rischio di gestione: dare più forza ai nostri agricoltori con strumenti efficaci di gestione dei rischi nella fase post-2020’.
Il 2020 sarà un anno cruciale per l’agricoltura, perché i mercati dei prodotti agricoli segneranno una forte volatilità, con il rischio di compromettere i successe delle aziende. Il mercato soffrirà di una domanda sempre maggiore, che potrebbe far aumentare i prezzi dei prodotti agricoli, portando ad un’inflazione del settore e ai relativi rischi per i consumi.
Prosegue dunque la politica agricola inaugurata nel 2000 e rafforzata dai successivi papers del 2005 con le relative riforme. Ora, la sfida del futuro, sarà quella di creare una competitività in grado di mantenere i prezzi stabili, e aumentare la resilienza del comparto agricolo. Da un punto di vista economico, la UE vuole mantenere l’ottimo trend degli ultimi cinque anni, che ha visto le esportazioni verso le aree extra-UE aumentare del 29%, con un giro d’affari di 130 miliardi.
Il sostegno all’agricoltura è dunque uno dei punti cardine dell’economia europea, con i fatturati che potrebbero aumentare ancora.