Oggi il buco creato dagli evasori dell’energia elettrica dovrà essere colmato in parte dalla popolazione che invece paga le tasse. A stabilire tutto questo ci ha pensato Arera, ovvero l’Autorità per l’energia elettrica che da gennaio 2018 si occupa anche dei rifiuti. Parte degli oneri inevase, a partire da gennaio 2016 devono essere risarciti dai clienti finali e non dalle imprese di vendita. Gli oneri generali di sistema sono presenti in tutte le bollette elettriche con una voce rappresentata da gabelle che sono state introdotte nel corso degli anni dalle leggi ministeriali. Tra le tante quella che incide maggiormente è la A3, ovvero gli incentivi per le fonti rinnovabili e per quelle assimilate. Purtroppo sono molte le piccole aziende di fornitura elettrica che hanno fallito per colpa della clientela morosa. Proprio per questo che le autorità hanno deciso di far pagare a tutti, ma senza che le somme di denaro vadano a finire nelle casse del gestore, ma alle imprese di distribuzione che a loro volta li gireranno alla Csea, ovvero la Cassa per i Servizi Energetici ed Ambientali. In caso di bollette non pagate tutte le società che distribuiscono l’energia non sono più in grado di ottenere questi soldi che però hanno anticipato.
Evasione dell’energia elettrica
di 20 Febbraio 2018Commenta