È sufficiente essere, oppure essere stati, educatori a vario titolo ((insegnanti, catechisti, allenatori…) per capire quanto un genitore creda nelle possibilità del proprio figlio, specialmente quando questo comincia a muovere i suoi passi all’interno di una realtà per lui inedita. Quanti padri abbiamo visto dire “Non passare la palla, vai in porta da solo”? Quanti altri ancora ne vedremo giustificare le malefatte del proprio pargolo con la – debole – scusa “Sono bambini”? C’è da dire anche che, qualche volta, il genitore-talent scout indovina il pronostico senza però caricare il proprio figlio di aspettative. Qui nascono i “fenomeni”, quelle personalità brillanti che otterranno sempre il massimo risultato nella vita. Arfin vi chiede di “scommettere” sulle qualità di vostro figlio con la polizza 100eLode.
Più che una polizza, in effetti, 100eLode è una scommessa. Arfin propone di investire 550 €uro circa (poi vedremo il perché) entro e non oltre il nono anno di età del vostro bambino (sia chiaro, finora abbiamo usato il maschile ma le femminucce non sono certo escluse dal discorso) sull’ipotesi che questo possa completare gli studi superiori ottenendo il brillante risultato di 100eLode, appunto. In tal caso, Arfin pagherà poi gli studi universitari del pargolo – divenuto ormai adulto – premiando il suo merito, fino ad un massimo di 120mila €uro.
In realtà, vi è poi una seconda condizione da soddisfare: il superamento del test SAT con un voto che sia almeno nella media, quando non superiore. Dicevamo di un versamento unico di 550 €uro “circa”. Già, circa, perché nel caso in cui scegliate di dilazionare il pagamento in 4 rate trimestrali, ecco che il costo totale cresce di 12,60 €uro, anche per via dell’incremento delle tasse. È poi possibile diluire ulteriormente il pagamento, effettuandolo tramite RID, su 18 mesi: in questo caso, il costo totale a carico dello “scommettitore” (sia chiaro che è detto senza ironia) ammonta a 569,88 €uro, di cui 99,88 sono tasse.
