La libertà di modem nella banda larga non si farà quest’anno. Gli utenti dovranno continuare ad usare quelli imposti dal proprio provider, perché l’Autorità Garante delle Comunicazioni ha concesso l’ennesima proroga. Se ne parlerà dal 1 gennaio 2019, mentre la data fissata in precedenza era il 1 novembre 2018.
Le reazioni
Le reazioni non si sono fatte attendere, e naturalmente le associazioni dei consumatori sono state le prime a protestare. Anzi, sono addirittura furiose, così come le aziende. I consumatori per ovvi motivi, visto che si rinvia ancora sui diritti dei cittadini. Le aziende perché contavano di vendere i modem nuovi a Natale, il periodo più propizio per l’high tech.
Tutti scontenti quindi, tranne i fornitori del servizio internet, che potranno continuare ad affittare il modem ai loro utenti.
Con la libertà di modem invece, gli utenti potranno comprarne uno e risparmiare sul lungo termine, e non essere limitati nei servizi offerti.
Ma gli operatori telefonici hanno vinto la battaglia, ottenendo una proroga dall’AG com. Motivo? Per adeguarsi alla nuova normativa non hanno avuto tempo sufficiente. Come se dovessero andare loro a comprare i modem agli utenti.
Per Free Modem Association gli operatori telefonici, negando la libertà di modem, violano i diritti degli utenti da anni, perché la UE ha già deliberato, nel 2016, la legge sulla neutralità della rete e la libertà di uso di dispositivi d’accesso.