Le condizioni per poter ottenere il bonus 600 euro per il mese di aprile restano uguali, mentre ci sono maggior limiti per quanto riguarda il bonus da 1000 euro di maggio. La bozza del decreto Maggio ha già contemplato l’opportunità di erogare, sempre a tutti quei soggetti che sono stati indicati dal Decreto Cura Italia, così come anche ad altri tipi di lavoratori che erano precedentemente stati lasciati fuori da ogni sussidio, un’indennità una tantum sia per il mese di aprile che per quello di maggio.
I requisiti non sono differenti, ma il Governo ha posto, per quanto riguarda il bonus di maggio, dei paletti oggettivi che sono correlati con delle esigenze, che siano comprovate ovviamente, di difficoltà che i lavoratori avranno cura di dichiarare e che spetterà poi all’Inps andare a verificare, insieme all’Agenzia delle Entrate.
Cominciano dai titolari di partita IVA, secondo cui la bozza di decreto riconosce un bonus pari a 600 euro. i requisiti sono abbastanza delineati, ovvero avere una partita Iva attiva al 23 febbraio 2020, essere iscritti solamente alla Gestione Separata e non ad altre forme di previdenza, non essere titolari di alcun tipo di trattamento pensionistico diretto.
Per quanto concerne maggio, invece, ai possessori di partita IVA verrà erogato un bonus pari a 1000 euro. i requisiti che sono stati inseriti da parte del Governo sono simili, ma con qualche aggiunta. Oltre ai primi tre citati in precedenza, si dovrà anche dimostrare un verificato calo di quantomeno il 33% del reddito in riferimento al secondo bimestre 2020, in confronto ai numeri fatti registrare nel secondo bimestre dello scorso anno. Il reddito è stato rilevato sfruttando il principio di cassa come vera e propria differenza tra ricavi e compensi che sono stati registrati e le spese che si sono dovute sopportare.
Per quanto riguarda i collaboratori coordinati e continuativi, per ottenere il bonus di 600 euro di aprile serve rispettare questi requisiti. Una collaborazione attiva alla data del 23 febbraio 2020, l’iscrizione solo alla Gestione Separata e non essere titolari di alcun tipo di trattamento pensionistico diretto. Per ottenere il bonus aumentato a 1000 euro di maggio, serve essere titolari di rapporti lavorativi che hanno una durata che non supera il 31 maggio dicembre 2020, oppure in cui il rapporto di lavoro sia terminato entro la data in cui entrerà in vigore il decreto maggio.
Questi sono alcuni esempi, ma tra le altre figure che hanno diritto ai bonus troviamo i lavoratori stagionali del settore turismo, i lavoratori autonomi iscritti alle gestioni speciali dell’AGO, i lavoratori stagionali degli stabilimenti termali, i lavoratori stagionali, i lavorati intermittenti, i lavoratori autonomi, gli incaricati alle vendite a domicilio, i lavoratori dello spettacolo.