Il CdM ha stanziato un altro bonus spesa, che sostanzialmente mette in dote la bellezza di una somma fino al massimo pari a 500 euro, per tutte le prime necessità. Una nuova misura che è stata aggiunta all’interno del Decreto Ristori-ter e che ha ottenuto in dote un finanziamento di ben 400 milioni di euro, che dovrebbe servire proprio per garantire il sostentamento e l’acquisto dei beni di prima necessità alle persone che si trovano più in difficoltà.
Bonus Spesa, come verranno erogati questi aiuti
Un altro finanziamento da ben 400 milioni di euro, grazie al quale si è potuto provvedere al rinnovo dei bonus spesa che verranno consegnati alle famiglie in difficoltà economica. È importante mettere in evidenza come il bonus spesa era stato introdotto per la prima volta nel corso del primo lockdown di marzo. Il compito di provvedere all’erogazione spetterà ancora una volta alle varie amministrazioni comunali. Nel corso delle ultime settimane, infatti, sono stati proprio i vari enti locali a richiedere al Governo di finanziare una seconda volta questa iniziativa che era risultata particolarmente utile nel corso del primo lockdown.
Per chi non lo sapesse, i bonus spesa presentano un bel po’ di limitazioni, visto che si possono sfruttare solo per l’acquisto di beni alimentari oppure prodotti di prima necessità. Inoltre, potranno essere spesi solo ed esclusivamente all’interno di specifici esercizi commerciali, che vengono predisposti all’interno di un particolare elenco stilato da ciascun Comune.
Le amministrazioni comunali hanno anche la facoltà di evitare di considerare lo stanziamento di alcun tipo di bonus spesa, ma potranno alternativamente optare per effettuare le consegne della spesa al domicilio a tutte quelle famiglie che avrebbero diritto di ricevere il bonus spesa.
Quindi, tutto passa nelle mani del Sindaco e della Giunta Comunale, che dovranno decidere le varie modalità di assegnazione e le procedure che dovranno essere seguite per fare richiesta di questa misura vantaggiosa. Ovviamente, sarà compito sempre del primo cittadino occuparsi di stilare i requisiti che andranno a consentire l’individuazione delle famiglie che potranno ottenere il bonus spesa. Tra i vari criteri che potrebbero essere usati, ci sarà quello per cui avranno la priorità le famiglie che non ottengono altri aiuti, come ad esempio quelle che non ricevono il reddito di cittadinanza.