Il Cda della Banca di Russia, colui che ha in mano la gestione finanziaria ed economica dell’intero Paese, ha fatto una scelta ben precisa. Ovvero, quella di incrementare il tasso di interesse in riferimento ai prestiti, ovvero quello che viene definito key rate. Quest’ultimo non è altro che il tasso di interesse a cui un istituto bancario è solito prestare una somma di denaro ad altre banche. Ebbene, a partire da oggi, questo tasso subisce un corposo incremento, visto che si spinge dal 9.5% al 20% annuo.
In base a quanto è stato spiegato da parte del Cda della Banca di Russia, questo aumento è assolutamente necessario. Il motivo è da ricercare in un cambiamento epocale per quanto riguarda le condizioni che sono esterne rispetto all’economia russa, che è stato messo in evidenza dall’istituto di credito.
Il notevole incremento di questo tasso di riferimento, secondo la Banca centrale, porterà i tassi di interesse sui depositi delle banche russe ad incrementare in maniera importante. Una scelta che dovrebbe avere un effetto equilibratore sui correntisti, per colmare la lacuna derivante dall’incremento dei pericoli di svalutazione e inflazione.