Ormai siamo arrivati alla fine dell’anno, ma ci sono ancora notizie molto importanti che riguardano i mercati. Stiamo parlando del fatto che c’è un diffuso sentimento di puntare su un taglio del costo del denaro, che potrebbe essere operato da parte della Bce nel corso dei prossimi mesi. Il problema è che si tratta di un fronte non così comune tra tutti i vari esperti.
I tassi relativi ai mutui nel 2024, infatti, potrebbero anche non accennare a ridursi. Il motivo è presto detto, dal momento che l’inflazione corre il rischio di rimanere molto alta, decisamente più rispetto a quanto era stato inizialmente previsto.
Ormai il 2024 è alle porte, ma è chiaro che c’è grande preoccupazione in riferimento alla situazione dei mutui. Con il passare dei mesi, nel 2023 sono state assunte scelte molto importanti, che hanno comportato un continuo aumento dei tassi di interesse, provocando un netto incremento del costo delle varie rate dei mutui, per un trend che non sembra volersi arrestare.
Il trend legato ai continui rialzi sembra essersi arrestato. Una serie di rialzi che, nel giro nemmeno di dodici mesi, aveva trascinato il livello dei tassi di interesse nel Vecchio Continente a toccare vette impressionanti, pari al 4,5%. Ora, quindi, l’inflazione sembra stia un po’ arrancando e il conseguente rallentamento dell’economia dovrebbero portare la Bce a diminuire anche i tassi.
È chiaro che il mercato sta cominciando a considerare una simile opportunità e lo scenario ribassista si sta avvicinando sempre di più. Da notare, tra le altre cose, come l’Irs, ovvero l’indice che viene preso come punto di riferimento in ambito europeo per quanto riguarda i mutui a tasso fisso, ha cominciato a scendere. Ed è facile intuire come tale situazione sta in qualche modo incidendo anche sul costo dei prestiti.
Tanti esperti, soprattutto quelli del gruppo Bnl Bnp Paribas, hanno messo in evidenza come l’abbassamento dei tassi reali dei mutui che si è palesato durante il mese di dicembre non fa altro che riflettere le previsioni dei mercati. Questi ultimi, infatti, attendono una pausa rispetto ai continui aumenti del costo del denaro. In riferimento, invece, all’ipotesi di abbassamento dei tassi di interesse nel corso dei prossimi mesi, si mantiene una certa prudenza, dal momento che la strategia, dal punto di vista del contrasto all’inflazione, non è stata ancora ultimata da parte della Banca Centrale Europea. In ogni caso, potremmo essere vicini a una riduzione dei tassi da parte della Bce.