Purtroppo nel momento in cui si deve affrontare la scomparsa di un parente diretto, oltre al comprensibile forte dolore emotivo e psicologico, c’è la necessità di trovare la forza per poter affrontare anche tutta una serie di adempimenti burocratici.
Tra i vari adempimenti a cui bisogna per forza di cose provvedere, troviamo senza dubbio anche il blocco del conto corrente del defunto. Si tratta di un passaggio che viene previsto direttamente da norme di legge e che non si può in alcun modo evitare. Per fare in modo che non intervenga il blocco del conto corrente, uno dei migliori consigli da seguire è quello di aprire, in precedenza rispetto alla scomparsa del parente diretto, un conto corrente che sia cointestato con tanto di firma disgiunta oppure farsi sottoscrivere la delega per poter accedere alla gestione del conto principale.
Per poter effettuare delle operazioni sul conto del titolare in seguito alla sua scomparsa, è necessario avere a disposizione una procura speciale oppure una procura generale. In seguito alla morte di un parente diretto, però, è fondamentale che i vari eredi si adoperino per ottemperare a tutta una serie di attività.
Il primo passo dovrebbe essere sempre quello di presentare apposita dichiarazione di successione, con gli eredi che devono accettare, piuttosto che rifiutare l’eredità. Può tornare utile anche mettere in evidenza come, per poter presentare in maniera corretta la dichiarazione di successione, è necessario avere informazioni che riguardano tutto il patrimonio della persona defunta, compresi quelli che sono i libretti di risparmio, ma anche le polizze assicurative, i titoli e altri eventuali conti correnti.
Nel momento in cui si hanno le idee più chiare in relazione a tutte queste informazioni, allora il consiglio è quello di provvedere all’invio di un’apposita richiesta di accertamento del fatto che esistano o meno ulteriori conti correnti. Tale richiesta deve essere indirizzata alla banca di riferimento. Tale richiesta, inoltre, dovrà essere corredata anche da tutta una serie di documenti. Si tratta del certificato di morte in originale, di una copia del documento di identità dell’erede, ma non solo. Servirà portare anche un’apposita autocertificazione che funga da attestazione rispetto all’identità dei vari eredi, di cui si dovrà indicare anche il grado di parentela nei confronti del de cuius e la tipologia testamentaria che riguarda la successione. Nel momento in cui muore il titolare del conto corrente, ecco che la banca deve attuare necessariamente la procedura di blocco, per evitare che vengano effettuate delle transazioni mai autorizzate dal titolare dello stesso.