Finanziamenti Intesa Sanpaolo: tre miliardi di euro per gli artigiani

di Gianfilippo Verbani 1


 Buone notizie arrivano sul fronte dell’accesso al credito per oltre un milione di imprese italiane che operano nel settore dell’artigianato. Il colosso bancario Intesa Sanpaolo, e le Associazioni di categoria Confartigianato, Cna e Casartigiani, hanno infatti siglato un accordo per garantire la continuità del credito alle PMI associate del settore attraverso tutta una serie di strumenti e di agevolazioni. Intesa Sanpaolo, nello specifico, mette a disposizione un plafond pari a ben tre miliardi di euro che permetterà di attuare una moratoria sui leasing e sui mutui, di facilitare i processi di ricapitalizzazione societaria e di rinviare le scadenze sui debiti a breve termine.

Quelle artigiane, a causa della crisi finanziaria ed economica, sono state tra le PMI che più di tutte hanno avuto difficoltà ed hanno dovuto affrontare seri rischi per la continuità aziendale; non a caso, le imprese artigiane hanno bisogno in prevalenza di ristrutturare il proprio debito ma anche di migliorare il proprio rating. Con l’accordo siglato tra Intesa Sanpaolo e le Associazioni degli artigiani sarà così possibile per le imprese associate sottoscrivere “Rinvio rata”, lo strumento che permette di rinviare il pagamento della quota capitale della rata di mutui e leasing per un periodo di dodici mesi, e con possibilità di adesione da parte delle PMI artigiane entro e non oltre il 30 giugno del 2010.

Per offrire sostegno allo sviluppo produttivo, le piccole e medie imprese possono inoltre avvalersi di “Finanziamento Investimenti Business”, lo strumento finanziario di Intesa Sanpaolo che, attraverso la concessione di finanziamenti a medio e lungo termine, permette di portare avanti sia gli investimenti in corso, o quelli da realizzare, sia quelli che sono stati completati da un periodo non superiore ai dodici mesi. Per le PMI artigiane costituite sotto forma di società di capitali, inoltre, c’è la possibilità di far leva su strumenti di rafforzamento patrimoniale con durata massima di cinque anni ma con possibilità di estensione fino a dieci anni nel caso in cui l’impresa stessa sia in grado di offrire delle garanzie forti.


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