Mutui banche: le “Popolari” e gli artigiani insieme contro la crisi

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Nella giornata di ieri a Roma è stato siglato un importante protocollo di intesa tra il sistema degli istituti di credito popolari e le Associazioni di Categoria e Confederazioni dell’artigianato e delle piccole e medie imprese al fine di fornire alle PMI sia assistenza finanziaria, sia supporto alle proprie esigenze di credito specie se in condizioni di temporanea difficoltà. Il protocollo di intesa, in particolare, rafforza ed estende l’avviso comune dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, già sottoscritto dal sistema delle banche popolari che, in questi mesi di palesi difficoltà congiunturali, sono già riuscite ad assistere ed aiutare meglio le piccole e medie imprese rispetto ai grandi gruppi bancari.

Questo perché, tra l’altro, le banche popolari destinano ben tre quarti dei finanziamenti erogati proprio alle piccole e medie imprese; basti pensare, inoltre, che le aziende clienti degli istituti di credito popolari nel 95% dei casi sono proprio delle piccole e medie imprese, micro imprese ed artigiani. Ad essere particolarmente avvantaggiate dalla firma di tale protocollo di intesa saranno le piccole e medie imprese “in bonis” che, ad esempio, sono impegnate in processi ed azioni finalizzate alla ricapitalizzazione societaria; in tal caso, infatti, è prevista la possibilità di ottenere fino ad un periodo minimo di dodici e massimo di diciotto mesi, la sospensione totale o parziale della rata di mutui e finanziamenti stipulati dall’impresa con le banche popolari aderenti al protocollo di intesa.

L’accordo avrà durata fino al 31 dicembre del 2010 con possibilità di proroga anno dopo anno; al fine di definire azioni concrete a favore delle PMI, è prevista l’attivazione di un tavolo congiunto per individuare, tra l’altro, delle prassi condivise che garantiscano un approccio efficiente nella gestione delle esigenze delle piccole e medie imprese, compresi i casi di crisi aziendale, ottimizzazione del loro profilo finanziario, rinegoziazione delle esposizioni ed il massimo sostegno alle loro esigenze di cassa.