Sono ben 573 le banche che nel nostro Paese hanno aderito all’“Avviso comune” dell’ABI, Associazione Bancaria Italiana, riguardante la moratoria dei debiti delle piccole e medie imprese attraverso la sospensione del pagamento delle rate per quanto riguarda la quota capitale. Questo significa che ad aderire, in base agli ultimi dati forniti dall’ABI, è stato il 98,2% della totalità degli sportelli bancari presenti nel nostro Paese. Le maggiori richieste di moratoria sono arrivate dal comparto delle PMI industriali, quelle del settore alberghiero, e quelle racchiuse nella voce “altri servizi“. Alla data del 31 ottobre scorso, le banche hanno acquisito oltre 46 mila domande corrispondenti a finanziamenti in essere pari a ben 16 miliardi di euro; ebbene, di queste 46 mila domande ne sono state già esaminate ed analizzate circa 39 mila con un tasso di accoglienza del 75%.
Il 24% è ancora in corso di esame mentre solamente l’1% delle richieste di moratoria del debito non è stato accolto. Secondo quanto dichiarato da Corrado Faissola, Presidente dell’Associazione Bancaria Italiana, già dallo scorso mese di ottobre le banche hanno lasciato alle imprese, a seguito dell’applicazione della moratoria, una disponibilità pari a ben due miliardi di euro.
Il Presidente dell’Associazione ha inoltre colto l’occasione, in virtù di un aumento delle sofferenze a carico del sistema bancario, per far presente come debba essere ripensato il trattamento fiscale a carico degli istituti di credito sia per quanto riguarda l’Ires, sia per l’Irap e l’imposta sul valore aggiunto (IVA) infragruppo. A livello territoriale, le richieste di moratoria non presentano alla data dello scorso 31 ottobre una distribuzione omogenea: solo nel Nord Italia, infatti, sono arrivate il 58,2% delle domande, mentre la quota restante del 41,8% è arrivata dal Centro e dal Sud. Nelle prossime settimane giungeranno anche i dati relativi alle pratiche ancora in esame, ma soprattutto partirà, allo stesso modo, la moratoria sui mutui a favore delle famiglie in difficoltà.
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