Banche e compagnie assicurative si fanno la lotta come vogliono farci credere alcuni, o – piuttosto – collaborano? È questa un’annosa domanda per rispondere alla quale avremmo bisogno di sapere i dati di vendita offerti dalle seconde attraverso le prime, ma certo l’impressione è che lo sportello tradizionale si stia adoperando affinché gli si dischiuda l’opportunità di ampliare la propria clientela, anche a costo di proporre soluzioni che vanno a vantaggio di qualcun altro, con il quale sono stati instaurati rapporti di partnership. Oggi vogliamo analizzare quali sono state le strade battute da Credito Valtellinese nel settore degli investimenti assicurativi, principalmente delle polizze vita.
Ecco allora che possiamo cogliere l’occasione per parare di Progetto Risparmio, una polizza vita a premi ricorrenti di Genertellife (una tra le numerose società che fanno capo al Gruppo Generali), realizzata in collaborazione con Global Assicurazioni SpA, rivolta principalmente agli investitori che ricercano una soluzione per accantonare nel tempo, tramite versamenti mensili o annuali, i propri risparmi e gestirli con la massima flessibilità per far fronte a esigenze future. Una polizza vita, insomma, a tutti gli effetti, benché a proporla sia un circuito bancario molto radicato sul territorio. Se da un lato, dunque, uno (l’assicurazione) mette a disposizione l’arma, l’altro (la banca) offre il proprio esercito (di filiali e impiegati).
Meglio poi se la banca può permettersi di offrire più di una soluzione. È così che nasce l’idea di proporre anche Global Futuro più, un prodotto di Allianz SpA – divisione Subalpina. In sostanza, in questo caso si tratta di una polizza rivalutabile e collegata alla gestione separata Vitariv prevalentemente composta da titoli obbligazionari. Global Futuro più, insomma, si rivolge ad investitori poco propensi al rischio e più portati ad “accontentarsi” di un rendimento minimo garantito, che in questo caso si attesta sulla quota del 2% annuo per 10 anni.