Analizzando i dati sui prestiti a breve, medio e lungo termine concessi alle imprese, emerge che in Italia gli istituti di credito hanno sempre meno voglia di rischiare. La CGIA di Mestre, infatti, ha rilevato che nei dodici mesi intercorsi tra il luglio 2008 ed il luglio 2009, i prestiti a breve termine, ovverosia quelli con scadenza inferiore ad un anno, che di norma vengono concessi senza garanzie reali, hanno fatto registrare una contrazione del 2,1%; lo stesso dicasi per i prestiti a medio termine, ovverosia con scadenza fino a cinque anni, che sono scesi addirittura del 10,7%. Diversa è invece la musica per i prestiti con scadenza oltre i cinque anni, quelli a lungo termine, per i quali le banche chiedono garanzie reali come ad esempio quelle ipotecarie o il pegno: in tal caso, infatti, gli impieghi degli istituti di credito, nel periodo preso in considerazione, sono balzati del 9,9%.
Secondo il segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, l’atteggiamento delle banche è sintomo di un grado di prudenza elevato nella concessione di credito che, di riflesso, mette in seria difficoltà le piccole imprese e le micro imprese che, di norma, non potendo offrire garanzie reali di una certa entità, non possono ottenere finanziamenti a brevissimo termine per la gestione dello scoperto di conto corrente, l’anticipo sulle fatture o quello sulle operazioni di import/export.
La tendenza delle banche a concedere sempre meno i prestiti a breve termine non è solo frutto della crisi finanziaria, visto che anche nei mesi antecedenti al luglio 2008 la CGIA di Mestre, allo stesso modo, ha rilevato la tendenza a concedere denaro con una minore propensione se le garanzie “reali” sono date solamente da un rapporto di fiducia tra le parti, ovverosia sull’equilibrio finanziario dell’impresa, sulla redditività e sulle qualità e doti morali del titolare d’azienda. Il dato complessivo, calcolato dall’Associazione degli artigiani mestrina, indica che dal luglio 2008 al luglio 2009 le banche hanno erogato prestiti per un ammontare in rialzo dello 0,9% rispetto ai dodici mesi precedenti, ma la scadenza media dei prestiti è aumentata così come per ogni 100 euro dati sono aumentate le garanzie a copertura del denaro concesso.
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