Sono molteplici le ragioni per le quali si può pensare di sottoscrivere un prodotto assicurativo. Sono numerose anche le motivazioni alla base della scelta di stipulare una polizza sulla vita; pensiamo ad esempio a chi ha sottoscritto un mutuo o un – meno oneroso – prestito personale, ma saggiamente ha deciso anche di non lasciare posizioni debitorie che espongano economicamente la sua famiglia nel caso in cui dovesse accadere qualcosa di estremamente spiacevole; oppure immaginiamo la situazione delle famiglie monoreddito, una scelta che spesso significa maggiore attenzione all’educazione dei figli (anche se bisogna poterselo permettere) ma che espone anche al rischio che, una volta venuto a mancare il reddito, non si sappia da che parte cominciare a risistemare la vita; ma pensiamo anche a chi, può semplicemente, vuole garantire ai propri cari un futuro sereno proteggendoli dagli imprevisti della vita.
Per questo è nata AlSicuro di Alleanza, un marchio di Alleanza Toro che dopo la fusione (prima esistevano Toro e Alleanza Assicurazioni, ora fuse in un unico soggetto sotto l’ombrello del Gruppo Generali) ha virato con decisione dal solo versante previdenziale ad un misto che comprende anche la parte relativa agli infortuni. Nonostante questa trasformazione, non ha perso nemmeno un briciolo della propria competenza ed autorevolezza, che mette a disposizione della platea dei risparmiatori.
AlSicuro è una polizza, leggiamo dal sito, “temporanea caso morte che garantisce per tutta la durata contrattuale un capitale che verrà erogato ai beneficiari in caso di premorienza dell’assicurato”. L’assicurato può scegliere il capitale da assicurare, per una durata che va da 1 a 30 anni, secondo due opzioni: o un capitale costante per tutta la durata, oppure decrescente nel tempo (soluzione pensata per andare incontro a chi ha acceso un debito con posizione decrescente nel tempo così da avere una copertura assicurativa che sia sempre proporzionata al debito residuo).