D'ora in avanti sarà possibile l' effettuazione di interventi di ampliamento degli immobili senza il pericolo di incorrere in un cambio di categoria catastale. Ecco perché.
Le nuove norme entrate in vigore nel mese di dicembre 2014 rendono ora possibile l’ effettuazione di interventi di ampliamento degli immobili senza il pericolo di incorrere in un cambio di categoria catastale. Sono venute a cambiare infatti soprattutto le modalità con cui vengono ora considerati dal fisco gli immobili di lusso, per le quali sono state adottate misure oggettive. Si è deciso di dare maggiore peso anche al contesto urbanistico in cui l’ immobile stesso si trova.
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Questi nuovi criteri sono importanti non solo in fase di acquisto di immobili nuovi o in costruzione, ma anche per quanto riguarda gli interventi di ampliamento effettuati in un momento successivo. Gli interventi di ampliamento sono ora possibili pagando comunque un’ Iva al 4 per cento nel caso in cui si tratti di una prima casa, poiché l’ aumento della metratura non comporta il passaggio di categoria in modo automatico.
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Sono soprattutto i proprietari dei villini accatastati come A7 a beneficiare della nuova normativa, i quali in passato per la sola costruzione di una veranda rischiavano il passaggio di categoria e di essere accatastati come ville nella categoria A8. Ora il criterio che definisce gli immobili di lusso non è più la sola metratura ma anche la tipologia di rifiniture di lusso presenti che devono essere realizzate con materiali di pregio. Altro criterio discriminante è l’ ubicazione dell’ immobile, il quale si deve necessariamente trovare all’ interno di un parco o di una zona urbanistica destinata a questo tipo di costruzioni di lusso.