Dopo la contrazione del 15 per cento avutasi nel 2009, la Lituania si è subito ripresa e ha fatto in modo di rientrare all'interno dei parametri di Maastricht. E ora fa il suo ingresso nell'euro.
A partire dal prossimo 1 gennaio 2015 l’Eurozona, l’insieme dei paesi europei che condividono la moneta unica, sarà ancora più largo. Entrerà a far parte del gruppo anche la Lituania, l’ultima delle repubbliche baltiche ad aderire alla valuta comune. Ancora una volta, quindi, l’Eurozona risulta attraente per nazioni che vogliono imprimere una nuova marcia alla loro economia.
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E parlando della Lituania si tratta di una nazione che certo farà onore al gruppo stesso. Il paese si presenta infatti con una economia solida, basata su 3,5 milioni di abitati e 35 miliardi di Pil, il cui assetto è stato anche elogiato ed indicato a modello la Mario Draghi. Nonostante la crisi economica i lituani hanno saputo far valere le loro risorse e dopo l’ingresso dell’Estonia e della Lettonia entrano a far parte dell’Eurozona con ottimi auspici.
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Dopo la contrazione del 15 per cento avutasi nel 2009, la Lituania si è subito ripresa e ha fatto in modo di rientrare all’interno dei parametri di Maastricht, crescendo del 3,4 per cento nel 2013, del +2,7 per cento quest’anno, per poi accelerare ancora a +3,1 per cento nel 2015.
Se si guardano i soli dati si scopre che in questo momento la Lituania possiede parametri migliori degli stessi paesi fondatori. La Lituania aveva presentato la sua prima richiesta di ammissione nel 2007 ma era stata respinta a causa dell’alta inflazione, ora la stessa è calata allo 0,4 per cento (sulla base dell’ultima rilevazione Eurostat) in linea con l’Eurozona e meglio della Spagna caduta già in deflazione.