Molti anziani sono proprietari di casa, ma al tempo stesso sono colpiti dalla crisi economica, dall’inflazione e dalle pensioni piuttosto basse. La casa può essere uno strumento per affrontare bene la vecchiaia, attraverso varie soluzioni, come la vendita della nuda proprietà, il contratto di mantenimento, la donazione con onere di assistenza, o il prestito vitalizio.
Per districarsi tra queste soluzioni, c’è ora la Guida multimediale dell’associazione di categoria dei notai, il Notariato, e delle associazioni dei consumatori.
Le soluzioni
Se avete una pensione bassa, ma la vostra casa ha un certo valore, potreste usare una delle soluzioni, come la vendita della nuda proprietà con usufrutto. Nessuno potrà cacciarvi dalla casa fino alla morte, e intanto incasserete dalla vendita. Sono sempre di più, con l’invecchiamento della popolazione, gli anziani che scelgono di farlo.
L’anno scorso, questa soluzione è stata scelta da 19.680 proprietari di casa, in particolare dagli over 75 (23.56%) e da quelli tra i 66 e i 75 anni (20%). Anche il 20% di chi ha tra i 56 e 65 anni ha scelto questo strumento.
Ma non nel Meridione d’Italia, che vede solo un 7% delle compravendite della nuda proprietà. Qui prevale il contratto di mantenimento, che in cambio della proprietà della casa, l’acquirente si impegna all’assistenza a domicilio dell’ex proprietario.
Poi c’è la rendita vitalizia e il prestito vitalizio ipotecario, che forniscono una rendita mensile in cambio della nuda proprietà e il diritto alla residenza. La rendita vitalizia prevede una vendita, mentre il prestito poi dovrà essere restituito dagli eredi, che possono però anche scegliere per la vendita.