APE, il prestito pensionistico potrebbe costare una mensilità a chi lo sceglie

di Gianfilippo Verbani Commenta

Proseguono le discussioni in tema di flessibilità.


Continua a tenere banco il tema delle pensioni, in relazione a prestiti e uscite anticipate. Le proposte del Governo non sembrano, attualmente, convincere in pieno gli esperti.

L’APE sarà una misura strutturale e potrebbe costare una mensilità all’anno. Inizia a essere più preciso e chiaro il quadro delle sembianze che avrà l’anticipo pensionistico e quello che dovrebbe essere il suo meccanismo di funzionamento. Sugli effetti che si produrrebbero poi in termini di riduzione dell’assegno previdenziale il Servizio Politiche Previdenziali della UIL, anche in vista dell’atteso confronto con l’Esecutivo, ha elaborato una serie di stime. Nello studio si analizzano i possibili costi per i lavoratori per un prestito pensionistico con un anticipo sull’età anagrafica richiesta pari 1, 2 e 3 anni. Lo studio distingue poi le aspettative di vita tra uomo e donna.

Proseguono dunque i ragionamenti in tema di flessibilità previdenziale, che è sempre più un’esigenza. Lo ha ribadito anche il Presidente dell’Inps Tito Boeri nel suo intervento alla Giornata Nazionale della Previdenza. Come evidenziato poi dal Ministro Poletti a margine dell’assemblea di Rete Imprese Italia il Governo sta lavorando a soluzioni che siano “economicamente sostenibili e socialmente eque”.
In attesa che si alzi definitivamente il velo sul nuovo istituto che il Governo sta elaborando per introdurre maggiore flessibilità nel nostro sistema previdenziale, comincia a delinearsi un quadro più preciso delle sembianze che avrà l’APE. Considerando poi l’annunciata volontà da parte dell’Esecutivo di favorire un confronto con gli stakeholers probabilmente con il metodo europeo della “consultazione aperta” piuttosto che con quello tradizionale della concertazione, cominciano ad essere elaborate le prime stime sul “costo” da sostenersi con l’anticipo pensionistico in fieri