La prima cosa da mettere in evidenza è che, almeno per il momento, non c’è alcun tipo di obbligo da rispettare in riferimento all’assicurazione di un cane, indipendentemente dal tipo di razza a cui appartiene.
In realtà, esiste un obbligo, che diventa tale nel momento in cui il singolo cane ha dei comportamenti aggressivi, che si traducono ad esempio in episodi di morsicatura, oppure sono i servizi veterinari ad inserirlo all’interno dell’apposito registro dei cani che vengono considerati a rischio molto alto di sfociare in comportamenti aggressivi.
Correva il mese di dicembre del 2006 nel momento in cui venne emessa un’ordinanza da parte dell’allora Ministero della Salute, che aveva ad oggetto la tutela dell’incolumità pubblica rispetto all’aggressione dei cani. All’interno di tale corpus normativo, vennero inserite una serie di regole decisamente severe e importanti, il cui unico obiettivo era quello di provare quantomeno a ridurre l’incidenza di un fenomeno dato in netto aumento come quello dei comportamenti aggressivi di alcuni casi, specialmente quelli di grossa taglia.
Scendendo un po’ più nello specifico, questo tipo di ordinanza aveva previsto l’inserimento di una vera e propria lista di razze di cani che venivano additate come pericolose, proprio per via della loro natura. Una sorta di lista nera che includeva razze come rottweiler, pitbull, dogo argentino, cane da pastore del Caucaso e American Bulldog, giusto per citarne alcuni.
Una normativa che, come si può facilmente intuire, ha fatto scoppiare fin dal primo momento un folto novero di polemiche e di accese discussioni. Così, nel giro di pochissimo tempo, ecco che questo elenco venne eliminato. Di conseguenza, per la legge italiana non esistono delle razze di cani che si possono definire come più pericolose rispetto ad altre. Ed ecco che, per effetto di tale modifica legislativa, non c’è nemmeno più da rispettare alcun tipo di obbligo di assicurazione per la responsabilità civile nei confronti dei terzi.
Secondo l’ordinanza del Ministero della Salute del 2013, emanata il 6 agosto, dopo degli episodi di morsicatura o di aggressività da parte di un cane, il proprietario deve seguire un percorso ben preciso e che, in caso di valutazione apposita di rischio elevato da parte di medici veterinari che hanno apposite competenze in tema di comportamento dei nostri amici a quattro zampe, dovrà necessariamente provvedere alla stipula di una specifica polizza di assicurazione di responsabilità civile per dei danni contro i terzi che sono stati causati da parte del proprio cane.