I proprietari di Bitstamp hanno però assicurato che la maggior parte delle riserve della moneta non può essere attaccata perché codificata in computer non connessi alla rete.
Continua la serie degli attacchi informatici alla moneta virtuale più famosa del mondo, il Bitcoin, che questa volta è stata colpita attraverso una delle più importanti piattaforme finanziarie del settore, la famosa Bitstamp, una delle tre più grandi società finanziarie che si interessa del conio della moneta.> Bankitalia mette in guardia sui possibili rischi dei Bitcoin
I clienti della piattaforma che ha sede in Slovenia e nel Regno Unito hanno a quanto pare subito perdite per milioni di euro, ma la conta dei danni non è ancora ufficiale e le transazioni sono state subito bloccate. Non si può più infatti né versare né prelevare sui portafogli elettronici e questo nuovo attacco, dopo il fallimento della società leader di mercato Mt Gox, ha riaperto il dibattito sulla sicurezza degli scambi informatici della famosa moneta virtuale. Dopo la polverizzazione lo scorso anno di oltre 450 milioni di dollari, gli esperti del settore stanno valutando la possibilità che vi siano falle nel sistema di sicurezza su cui sono basate le transazioni.
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La moneta virtuale resta tuttavia la più accreditata tra quelle del suo genere a livello globale, forte di una capitalizzazione di mercato pari a circa 8,7 miliardi di dollari. Un imprenditore della Silicon Valley ha di recente dichiarato di non tenere affatto per gli attacchi ai Bitcoin, ma dipensare che queste ultime spiacevoli vicende potrebbero essere anche saltuari per la moneta, in quanto utili per alzare il livello di guardia.
I proprietari di Bitstamp hanno però assicurato che la maggior parte delle riserve della moneta non può essere attaccata perché codificata in computer non connessi alla rete.