I riders, quelli che una volta chiamavamo comunemente Pony express, avranno più garanzie. I riders sono tra i lavoratori più compiti dalla crisi, che senza tutele lavorano molto, senza garanzie. Per questo il governo vuole intervenire, abolendo il cottimo e fornendo garanzie. Al vaglio ci sono le tre consegne massimo per ora, paga oraria minima, 35 ore settimanali, indennità di fine rapporto, rimborso spese per la manutenzione delle bici e degli scooter, spesso di proprietà del rider stesso.
I decreti
La maggioranza sta elaborando i decreti, ma intanto è pronto il documento con i “punti principali delle valutazioni elaborate” sulle “tutele minime”.
Il documento porta sul tavolo le coperture Inps e Inail, l’abolizione del ranking reputazionale e il diritto alla disconnessione. I riders saranno riconosciuti come collaboratori, ma saranno equiparati ai lavoratori subordinati. Si punta ad un accordo collettivo, anche le indicazioni sono di “rapporti di lavoro non di tipo subordinato”, anche se le tutele saranno di tipo subordinato.
I riders saranno esclusi dai voucher e non dovranno operare con partita Iva.
Però si tratta ancora di indicazioni, che l’esecutivo ora dovrà discutere per sciogliere i vari nodi, tra cui la tipologia di lavoro (autonomo o subordinato). Comunque al vaglio anche la soglia minima di attività lavorativa da fissare a 10 ore settimanali, con un massimo di 35 ore settimanali.