Il cerino acceso dei prodotti finanziari tossici gira ancora per i mercati europei, e la possibilità del Bail-in, con relativo prelievo forzoso sui nostri conti correnti, torna di attualità.
Banca d’Italia ha comunque rassicurato i risparmiatori per quel che riguarda i fondi comuni di investimento, che non potranno essere toccati dal Bail-in, in particolare Ucits e FIA. Il problema però potrebbe riguardare i fondi pensione ed altri fondi di investimento cooperativo. Secondo Banca d’Italia vi sarebbero degli errori nelle normative europee, con la necessità di correzioni urgenti.
Vanno eliminate le diseguaglianze di trattamento tra i vari prodotti finanziari, secondo la banca centrale, per garantire in particolare i fondi. Per l’Assofondipensione, pur riconoscendo la necessità di chiarezza, il rischio di prelievo forzoso sui conti correnti riguarderebbe solo quegli importi detenuti in deposito a finalità di investimento, ovvero quelli che sono in attesa di essere destinati i fondi.
Il rischio quindi sembra minimo, e per i risparmi, viene sempre ricordato che esiste un fondo di tutela fino ai 100 mila euro. Inoltre sarebbero per primi gli azionisti ad essere richiamati, e il bail-in riguarderebbe solo i fondi molto rischiosi. Per cui si suggerisce di controllare i propri inestimenti, prima di adottare le misure necessarie.