Un altro sorriso per la Banca Popolare di Bari: questa volta, c’è grande soddisfazione perché la decisione della Consulta sbloccherà un’impasse notevole, che va ormai avanti da diversi mesi.
La Suprema Corte, infatti, si è pronunciata sulla normativa che rientra nel decreto legge emanato da parte del Governo nel gennaio del 2015. La Banca Popolare di Bari aveva di fatto congelato quanto contenuto nella normativa, ovvero il procedimento che avrebbe portato alla trasformazione in spa. Il tutto in attesa del giudizio della Suprema Corte, che finalmente è arrivato sbloccando l’intera situazione.
Un pronunciamento che aveva provocato non pochi disagi all’istituto pugliese, che si era trovato di fronte ad una situazione di incertezza iniziata a dicembre di due anni e proseguita fino ad oggi. Un periodo in cui qualsiasi scelta strategica è stata gestita proprio avendo in mente tale situazione, essendone di fatto condizionata. In questo periodo, tra l’altro, sono cresciute man mano le preoccupazioni e i dubbi negli stakeholders, che erano particolarmente in ansia proprio l’esito della decisione della Consulta.
Quest’ultima ha provveduto a confermare proprio l’idoneità del decreto emanato dal Governo nel 2015 in merito alla riforma delle cooperative, trasformandole in spa. Ebbene, adesso che la Suprema Corte ha dato il via libera, il primo compito della Banca Popolare di Bari sarà proprio quello di fare di tutto per riportarsi in pari con le altre ex cooperative che hanno si sono già adeguate con tale riforma. Al momento, l’istituto pugliese ha finalmente l’opportunità di dedicarsi con maggiore serenità alla predisposizione del programma di allineamento con tutte le altre realtà. Al tempo stesso, la decisione della Consulta non ha fatto altro che accrescere anche la consapevolezza di poter finalmente raggiungere degli obiettivi di ulteriore crescita. E ovviamente si potrà proseguire con il piano di rafforzamento che mira al supporti di tutti quei territori che hanno un legame storico con la Banca Popolare di Bari.