Il denaro contante? Superato, specialmente se ci soffermiamo a considerare quanto siano – soprattutto – le giovani generazioni a ricorrere, con sempre maggiore frequenza e dimestichezza, alle carte di pagamento. La strada è ormai tracciata, anzi sul sentiero che porta al domani c’è qualcuno che si sta spingendo fino alle giovanissime generazioni per fare in modo che la pratica del pagamento “virtuale” soppianti tutte le altre, oggi più in voga. In favore di questa teoria, il fatto che la gestione ed il trasporto del denaro contante hanno un costo rilevante. Di contro non se ne vedono se non le truffe informatiche, più subdole di uno scippo ma – se non altro – meno frequenti e pericolose.
Tornando a noi, dicevamo del desiderio degli istituti di credito di spingersi sempre più in basso con l’età dei potenziali acquirenti delle loro proposte. E’ quanto ha scelto di fare Banca di Sassari per la prepagata BperCard Payup, indirizzata – come si legge nel sito – “anche ai minorenni (età minima 11 anni)”. E pensare che all’epoca dei nostri undici anni i nostri genitori ci davano una paghetta di 5mila lire settimanali (per quelli che ce l’avevano…). Abbandonando la nostalgia, andiamo a scoprire le caratteristiche di questa BperCard Payup, un nome che è uno scioglilingua a fronte di una semplicità d’uso disarmante.
Non serve un conto corrente, non servono documenti, non serve nemmeno la cittadinanza italiana: basta pagare per andare a costituire il serbatoio, e poi tutto il vostro denaro (o meglio, tutto quello immagazzinato) potrà essere speso semplicemente striciando la carta presso i POS del circuito Visa Electron. L’importo di ricarica minimo è di 25 €uro, e si arriva fino ad un massimo di 3mila, che si possono ricaricare in qualunque momento presso un qualsiasi sportello della banca oppure in uno dei 7mila sportelli del network QuiMultibanca o anche presso le ricevitorie Sisal. Concludiamo parlando del “tallone d’Achille”: il costo. L’attivazione costa infatti 12,50 €uro, un po’ tanti rispetto alla media del mercato.
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