Per molti lavoratori dipendenti, il momento economico non è certamente dei più facili: ritardi nei pagamenti ai fornitori si riflettono a cascata fino all’impresa più piccola, traducendosi in ritardi nella liquidazione degli stipendi, quando non – addirittura – in forme di cassa integrazione o brutale licenziamento. Una realtà sotto gli occhi di tutti. Ma quando il momento economico è difficile, i primi a farne le spese sono i più deboli. Come non considerare, all’interno di questo universo, la galassia dei giovani lavoratori? Non è infrequente trovare, tra le offerte di lavoro, proposte di stage non retribuiti, oppure contratti di inserimento in azienda a cifre irrisorie, o per un lasso temporale ben circoscritto. Come può un ragazzo pensare al proprio futuro se gli manca di che gettare le basi?
Per quelli che non hanno ancora smesso di sognare (e menomale!), e magari godono di una particolare condizione di instabilità “limitata”, Banca Sella ha la proposta di un mutuo dedicato. Anzi, a voler dire la verità le proposte sono ben tre, tutte riservate alla popolazione più giovane: Zaffiro, Corallo e Giada. Si tratta di opzioni simili tra loro, eppure tanto distanti così come lo sono le esigenze di ciascuno, le sue possibilità e la sua maniera di intendere il risparmio.
Cominciamo con Zaffiro, “il mutuo a tasso iniziale ridotto”: per i primi tre anni si beneficia di un periodo di rimborso a tasso fisso (tanto per “prendere le misure” alla cosa sapendo che c’è una parte fissa del proprio stipendio che andrà a Banca Sella), salvo “chiudere” con la modalità a tasso variabile. Corallo e Giada sono invece le due opzioni completamente a tasso variabile. E allora in cosa si differenziano? Semplice: Corallo è riservato a coloro che prevedono di avere difficoltà nel rimborso, tanto che è prevista l’ipotesi del “salto” di rata; Giada invece si compone di rate basse, fino a 25 anni, più maxi-rata finale che si avrà modo di accantonare in quel lasso di tempo.