Nel nostro Paese, in materia di servizi bancari il risparmio corre in Rete. Rispetto all’istituto di credito “tradizionale”, le banche on line sono infatti pratiche, sicure grazie ai meccanismi di criptazione, ma soprattutto “low cost“, al punto che molto spesso le uniche spese che si vanno a pagare per l’utilizzo di un conto corrente on line sono solamente le imposte di bollo dovute per legge. Perché allora non scegliere la banca on line al posto di quella “tradizionale”? Ebbene, innanzi tutto occorre avere una sufficiente dimestichezza nell’uso di Internet; l’utilizzo della rete è oramai diffuso tra la popolazione italiana, ma chi ancora riesce a fatica a districarsi nei meandri della Rete è invitato a fare uno sforzo, magari facendosi aiutare da chi è più esperto, in quanto la differenza di costi annui tra un conto corrente on line ed uno “tradizionale” può arrivare anche a superare il centinaio di euro. Con la banca on line l’istituto di credito è aperto 24 ore su 24, e non occorre fare lunghe file specie quando le banche ad inizio mese pagano le pensioni e c’è un vero e proprio caos agli sportelli; in rete si possono inoltre fare tutte le operazioni che di norma si effettuano allo sportello: dai bonifici al saldo passando per la compravendita di titoli.
Ma la banca on line offre anche un altro vantaggio non indifferente specie per chi sul conto corrente tiene una elevata giacenza: rispetto al tasso “zero” o quasi offerto dall’istituto di credito “tradizionale”, la banca on line offre di norma tassi di interesse che, al netto, possono superare anche il livello dell’inflazione e quello dei Buoni Ordinari del Tesoro. Sempre on line, inoltre, il cliente può comodamente pagare le tasse, visionare e scaricare l’estratto conto, senza aggravio di spese di spedizione e senza sprechi di carta.
Per chi dovesse convincersi ad abbandonare lo sportello fisico passando alla banca on line, c’è l’imbarazzo della scelta; sono infatti parecchie le banche on line che operano in Italia. Su tutte, ricordiamo Banca Sella, Fineco e IW Bank; e per chi invece preferisce un conto corrente remunerato ad alto rendimento, c’è allo stesso modo l’imbarazzo della scelta tra il “Conto Arancio” di ING Direct, Contoconto.it di Banca Carige e Rendimax di Banca IFIS.
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