Nei primi sei mesi del corrente anno le rapine in banca sono scese del 14% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, in virtù del fatto che i “colpi” messi a segno dai malviventi sono stati 758, nel periodo gennaio-giugno 2010, rispetto agli 883 dei primi sei mesi dello scorso anno; contestualmente al calo delle rapine anche il bottino medio portato via dai malviventi è sceso del 10,5%; il Centro di ricerca dell’Associazione Bancaria Italiana sulla sicurezza, inoltre, ha rilevato come l’indice di rischio, ovverosia il numero di colpi per ogni cento sportelli bancari presenti in Italia, sia sceso al valore di 4,5, ovverosia sui minimi degli ultimi 20 anni. ll calo delle rapine nel primo semestre 2010 conferma la tendenza dell’intero 2009, quando rispetto all’anno precedente c’era stato un calo dei colpi in banca pari a ben il 19%.
Complessivamente le 758 rapine in banca dei primi sei mesi del 2010 hanno fruttato ai malviventi 18 milioni di euro rispetto ai 20,4 milioni di euro dello stesso periodo del 2009. Secondo quanto dichiarato da Giuseppe Mussari, presidente dell’Associazione Bancaria Italiana (ABI), questi risultati sono frutto sia della collaborazione con le Forze dell’Ordine e con le Istituzioni, sia degli investimenti che le banche hanno fatto per rafforzare le misure di sicurezza anche nell’ottica di ridurre la circolazione del contante e portarla nel nostro Paese in linea con la media europea.
A livello geografico, nel primo semestre del 2010, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, c’è stato un calo diffuso dei colpi in banca in ben 13 Regioni italiane; ad esempio, in Liguria c’è stato un calo del 62,5% a quota 12 colpi in banca rispetto ai 32 del periodo gennaio-giugno dello scorso anno. In controtendenza, invece, la Regione Campania, la Regione Piemonte, il Lazio, la Regione Veneto e la Regione Marche dove i colpi in banca nei sei mesi sono passati da 20 a 28.