Sono anziani, come le loro vittime, i due uomini di 80 e 72 anni che sono stati arrestati lo scorso fine settimana dagli agenti del commissariato milanese Garibaldi-Venezia in viale Ludigiana per aver derubato un uomo fuori da una filiale di una banca. Pensionati che per passatempo – e probabilmente per arrotondare – facevano i borseggiatori frodando ignari “colleghi” pressoché coetanei agli sportelli dei bancomat. I due borseggiatori, Michele N. e Francesco S., sono stati arrestati dalla Polizia in flagranza di reato, ma sono sospettati di aver messo a segno almeno altri 11 “colpi” (di cui quattro già accertati) con le stesse modalità.
La prassi messa in opera dai due era sempre la stessa, ormai consolidata: dopo aver pedinato qualche ignaro signore di mezza età che si recava a prelevare, i due lo attendevano subito fuori dallo sportello (a Milano, orma, sono quasi tutti dotati di camera di compensazione e non sono quindi più prospicienti il marciapiede) e, quando usciva con il portafogli ben rigonfiato di contanti freschi di emissione, l’ottantenne faceva finta di avere un malore. L’improvvisa ed evidente difficoltà di questo apparentemente casuale passante attirava l’attenzione dei suoi quasi coetanei, che con uno slancio solidaristico si avvicinavano per soccorrerlo e chiamare i primi aiuti.
A questo punto entrava in scena il secondo malfattore, che approfittava della finta fatica nel rialzarsi messa in scena dal complice per intervenire a rendere più goffa la situazione e approfittare del contatto tra corpi per tastare la localizzazione del portafogli e sottrarlo al generoso malcapitato. Dopo i doverosi ringraziamenti e i saluti, il cliente della banca tornava a casa propria contento di aver fatto del bene, salvo scoprire di essere stato alleggerito del portafogli. Anche nel caso dell’ultima vittima, si trattava di un anziano che aveva appena prelevato in banca. Ma questa volta, per i due attempati borseggiatori, sono scattate le manette.