Strano, eppur vero. Strano, perché l’amministratore delegato, Massimo Sarmi, ha comunicato una redditività a due cifre e l’intenzione di allargare le basi del business proponendo prodotti del ramo assicurativo “danni” in proprio, ovverosia non più come intermediario tra altri istituti e il cliente. Vero perché c’è una comunicazione scritta, una carta intestata, una lettera indirizzata a tutti i correntisti BancoPosta e che certo è destinata a fare loro poco piacere. Operazione subdola, questa, se si pensa che la lettera suddetta esordisce con uno spot: “nel comunicarLe la nostra proposta di modifica unilaterale delle condizioni economiche del suo conto corrente BancoPosta, cogliamo l’occasione per informarla della nuova offerta BancoPosta più”, un conto corrente con “più servizi e meno spese”.
Già, ma il titolare di un conto BancoPosta tradizionale ha ben poco interesse a capire come funziona un conto (BancoPosta più) che non è il suo, bensì avrebbe piacere di veder premiata la propria fedeltà con una remunerazione del capitale depositato crescente, invece che calante. Anche perché, diciamolo chiaramente, la base di partenza era assolutamente misera. Eppure le cose possono peggiorare, come dimostra il contenuto della “proposta di modifica unilaterale”.
“Alla luce dell’andamento dell’indice ISTAT, dell’andamento dei mercati finanziari e della progresiva riduzione dei tassi di interesse, le comunichiamo la seguente proposta di modifica unilaterale del contratto relativa al suo conto corrente BancoPosta con decorrenza dal 10 maggio 2010″. E la proposta è che il tasso creditore lordo passi dallo 0,25 ad un ancor più misero 0,15%. Tolte le tasse e le spese, ci sarà chi ci rimette. Come contentino, Poste Italiane informa anche che il tasso debitore relativo allo scoperto di conto (Fido BancoPosta) cala anch’esso, da 9,25% a 9,15%. Due sforbiciate analoghe, ma non è proprio la sessa cosa… Come prevede la legge, entro 60 giorni dalla ricezione della proposta è possibile recedere dal rapporto senza penalità e spese di chiusura. Una soluzione da tenere in considerazione…