L'intenzione della banca sarebbe quella di dismettere le sue attività in Italia e di uscire dal mercato. Questo però vorrebbe dire anche la perdita di oltre 500 posti di lavoro, soprattutto nel nord Italia, e disagi per i clienti.
E’ arrivata in questi giorni una notizia che molte persone non avrebbero voluto sentire, un annuncio che ha messo in agitazione dipendenti e clienti di uno dei più grandi gruppi bancari internazionali presenti in Italia. Si tratta della banca anglosassone Barclays, la quale ha annunciato nei giorni scorsi la possibilità di chiudere le 111 filiali bancarie presenti sul territorio italiano.
L’intenzione della banca sarebbe appunto quella di dismettere le sue attività in Italia e di uscire dal mercato. Questo però vorrebbe dire anche la perdita di oltre 500 posti di lavoro, occupati soprattutto in Lombardia e nel nord Italia nelle diverse filiali del gruppo.
> Inchiesta per tassi usurari a carico di Bankitalia, Mps, Unicredit, Bnl e PopBari
La notizia non è certo di poco conto. E ha messo in agitazione i dipendenti del gruppo, che insieme alla organizzazioni sindacali hanno subito protestato contro questa possibile decisione.
> Mutuo Valore Italia di Unicredit con spread al 2% fino a settembre
Chi ha buona memoria, tuttavia, ricorda anche che dal 1980 ad oggi non è certo la prima volta che la banca inglese annuncia proposte del genere ma la terza. Eppure dal giorno dell’annuncio ufficiale i dipendenti non hanno ricevuto poi altre notizie, in merito alle tempistiche eventuali decise per la dismissione alla sorte dei lavoratori. Ovviamente ci sarebbero ripercussioni anche sulla gestione dei clienti, che non avrebbero più punti di riferimento fisici a disposizione.
Ora i sindacati sono in mobilitazione e hanno intenzione di creare una rete sovranazionale fra tutti i paesi coinvolti nel piano di dismissione in attesa di altre notizie dal parte dell’azienda.