L’atteso annuncio di Mario Draghi è finalmente arrivato, e chi ha scelto il mutuo a tasso variabile può continuare a godere di interessi molto bassi, ai minimi storici. I tassi non erano stati mai così bassi e la BCE intende mantenere il suo sostegno al rilancio dell’economia europea, facilitando il credito. Anche la sua decisione di prolungare il programma dei QE, pur dimezzandone la spesa, va in questo senso. Il presidente Draghi vuole continuare ad aiutare le banche, pur dovendo diminuire gli acquisti, e per questo ha deciso di prolungare fino al settembre 2018 il programma.
Il 2018 sarà dunque un anno ancora favorevole per i mutui, soprattutto a tasso variabile, e la scelta più azzeccata oggi potrebbe essere quella del tasso misto, con possibilità periodica di revisione, per passare al tasso fisso non appena la BCE dovesse rialzare i tassi, o cambiare le politiche sui crediti deteriorati. Questo ultimo documento infatti, potrebbe portare a un forte rincaro dei crediti, ma è probabile che anche in questo caso la BCE decida per una linea morbida, e non rigida come apparsa sul documento consultivo.
Sicuramente si dovrebbe procedere con una politica che non dia forti strappi ai tassi, per non rallentare la ripresa economica, che seppur debole, viene da uno dei più brutti periodi di sempre.