La Banca Centrale Europea è pronta ad usare anche strumenti non convenzionali per far risalire il livello dei prezzi, qualora il tasso dovesse rimanere basso per lungo tempo, anche se i rischi che ciò accada non sono molto estesi.
Anche in un periodo di bassa inflazione le aspettative dalla Banca Centrale Europea – BCE – sono quelle di far ripartire la crescita dei prezzi, portando l’inflazione al traguardo sperato del 2 per cento. E’ questo infatti quanto dichiarato all’interno dell’ultimo bollettino emesso dall’istituto di Francoforte all’interno del quale si possono leggere parole del suo presidente Mario Draghi.
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La Banca Centrale Europea è pronta in questo momento ad usare anche strumenti non convenzionali per far risalire il livello dei prezzi, qualora il tasso dovesse rimanere basso per lungo tempo, anche se i rischi che ciò accada non sono molto estesi. Nel frattempo, tuttavia, gli economisti hanno rivisto le stime economiche rilasciate nei mesi scorsi e ridotto le percentuali di crescita dell’economia per l’Europa, che si fermerà all’1 per cento – invece dell’1 ,1 per cento – nel corso del 2014 e all’1,5 per cento nel corso del 2015.
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Per quanto riguarda invece l’aumento dell’inflazione, per il 2014 si arriverà ad un massimo dello 0,7 per cento al posto dello 0,9 per cento previsto e per il 2015 si toccherà un livello dell’1,2 per cento al posto dell’1,2 per cento previsto. L’Eurotower, tuttavia, è fiduciosa.
Pensa infatti che le operazioni di rifinanziamento a lungo termine promosse dal programma Omrlt terranno dietro all’accomodante della politica monetaria e che gli istituti di credito potranno più agevolmente e a migliori condizioni prestare denaro utile per far ripartire l’economia reale. Questi ultimi, infatti, potranno accedere a finanziamenti di lungo termine con scadenza a quattro anni.