Il bonus baby sitter e quello per l’asilo deve essere riscosso prima della fine dell’anno, altrimenti sarà revocato. Chi non lo farà, vedrà ripristinato il congedo parentale. Insomma, niente denaro, ma solo congedo.
È questa la misura prevista nell’ultima Manovra. Il Governo ha infatti rinunciato alla proroga della norma prevista nella manovra precedente, che permetteva alla mamma di scambiare una parte della maternità, pari al 30%, con il bonus da 600 euro mensili massimi. Misura prevista per sei mesi al massimo.
Il denaro doveva essere destinato alla baby sitter o all’asilo nido.
La norma
La norma, introdotta per la prima volta dal 2013 al 2015, era stata più volte prorogata, fino alla manovra di quest’anno. Intendeva incentivare il reinserimento sul lavoro e aiutare chi doveva necessariamente rientrare al lavoro per non compromettere la sua carriera o il suo posto.
Chi ha presentato la domanda entro il 31 dicembre 2018 potrà sfruttare il bonus fino al 31 dicembre 2019, come fa sapere una nota dell’Inps.
Chi ha fatto la domanda ma non riesce a sfruttare il bonus entro il 31 dicembre, si vedrà assegnati, in luogo dei mesi non riscossi, i mesi restanti in congedo parentale. La nota dell’Inps chiarisce anche che il contributo per gli asili nido, il termine è addirittura al 31 luglio 2019. Oltre questo termine, non saranno effettuati pagamenti.