Bonus tiroide, esiste o meno questo aiuto dell’Inps?

di Daniele Pace Commenta


Sul web sta circolando la notizia di un bonus tiroide: cerchiamo di fare un po’ chiarezza, in maniera tale da capire se tutti coloro che soffrono di malattie che sono correlate alla tiroide possono sfruttare determinate forme di sussidio erogate dall’Inps.

 

Ebbene, sembra proprio che sia tutto vero, anche se in realtà l’unica cosa errata è legata alla denominazione. Non è adatto usare il termine di bonus tiroide, ma in realtà è meglio fare riferimento a un’indennità che viene riconosciuta da parte dell’Istituto Nazionale di Previdenza.

Rispetto a quello che è stato messo in evidenza da un gran numero di media sul web, bisogna chiarire come non ci siano alcun tipo di bonus tiroide da 500 euro. In realtà, è giusto parlare di un’indennità che ha un limite massimo pari a 550 euro che viene prevista da parte della tabella Inps, che viene erogato a tutti coloro che hanno un’invalidità che va oltre il 74%.

La definizione di invalido civile comprende tutti quei cittadini che soffrono per colpa di minorazioni congenite oppure acquisite, che hanno anche una natura progressiva e che devono fare i conti con una diminuzione di carattere permanente della capacità di prestare lavoro almeno pari al 33%.

Quindi, in base a ciascuna percentuale di invalidità, indipendentemente dalla patologia, esistono dei specifici sussidi. L’invalidità, come abbiamo detto, prende piede dal 34% in avanti. La prima soglia è pari al 34% e garantisce il diritto a ottenere ausili, ma anche protesi secondo quanto previsto dalla normativa italiana. A partire dalla soglia del 46%, si ottiene il diritto al collocamento mirato, mentre dal 51% in avanti si ha diritto al congedo straordinario per cure, qualora venga stabilito da parte del CCNL. La soglia del 67% garantisce, invece, il diritto all’esenzione rispetto alla partecipazione alle spese sanitarie, a parte la quota fissa. Poi troviamo la soglia del 75%, che permette di ottenere l’assegno mensile di assistenza, che viene erogato solamente a chi ha un’età che va da 18 fino a 65 anni che non hanno un posto di lavoro, sempre rispettando i limiti di reddito indicati dal legislatore. Dobbiamo sottolineare come sia una misura che non è compatibile con altri redditi derivanti da pensione. Tutti coloro che hanno oltre 65 anni, possono godere dell’assegno sociale erogato dall’Inps. La soglia di invalidità del 100% garantisce il diritto alla fornitura del tutto gratuita sia di ausili che di protesi, ma anche collocamento obbligatorio, tessera di libera circolazione del tutto gratuita, esenzione rispetto alle spese sanitarie. Infine, c’è anche la soglia del 100% insieme all’indennità di accompagnamento.