Il TFR è un must per gli italiani, che però sta cambiando, con la crisi e le varie riforme che i diversi governi hanno messo in atto. Ora c’è Quota 100, la nuova riforma delle pensioni che cambierà anche il TFR. Molte le ipotesi, che vedevano il TFR tra i 50.000 e i 60.000 euro per l’anticipo. Ora si scopre, per i dipendenti pubblici, che sarà di 30.000 euro. È questo quello che si legge sul testo definitivo approvato. Il resto arriverà nel tempo, in molto tempo.
Cosa cambia ora
Chi ha maturato la pensione avrà dei vantaggi, soprattutto quello di averli subito, ma per chi sfrutta Quota 100, non è così. Ci sarà una decurtazione della pensione, come è facile comprendere. Ma quello che invece non era trapelato, è che bisognerà aspettare 8 anni, per percepire il TFR come dipendente pubblico. Non sarà così invece per i dipendenti privati.
Saranno circa 130.000 i lavoratori interessati dalla misura. Non tutti i 355.000 dipendenti che sono coinvolti nella Quota 100 dunque, ma comunque un numero importante. A confermarlo il ministro per la Funzione Pubblica, Giulia Bongiorno, con un tweet: “#Quota100 dopo anni di lunghe attese, finalmente i dipendenti pubblici – ‘quotisti’ e non – che andranno in pensione avranno subito 30mila euro di tfr/tfs, con interessi al 95% a carico dello stato. Lavoreremo per aumentare cifra, fino a 40-45mila euro. Un risultato storico!”.