Cambiare la ruota? Qualcuno si assicura

di Gianfilippo Verbani Commenta


 Qualcosa di appuntito sulla strada, un marciapiede preso in velocità, lo scherzo di un bullo. La ruota squarciata. E ora? Ora bisogna cambiarla. Ma siamo davvero sicuri di saperlo fare? Secondo un’indagine condotta da TNS Italia per conto della compagnia di assicurazioni Assicurazione.it, oltre 6 milioni di guidatori italiani non sanno sostituire da soli uno pneumatico forato. Eppure può capitare, eccome. Secondo l’analisi lo sguardo a punto di domanda davanti alla ruota bucata si posa almeno 2-3 volte nel corso della propria “carriera di automobilista”. «Cambiare una ruota? E che ci vuole». Non è proprio così se è vero che un quarto degli intervistati ha dichiarato di non essere in grado di effettuare l’operazione. Cosa fare, allora, oltre che farsi prendere dal panico? Gli uomini che restano con la vettura in panne preferiscono rivolgersi soprattutto agli amici – 74 per cento degli intervistati – mentre le donne chiedono aiuto in maniera prevalente al partner – 47 per cento – oppure ad automobilisti di passaggio; in questo caso la percentuale è del 29 per cento.  C’è chi vuole andare sul sicuro: quasi un milione e mezzo sono quelli che hanno preferito chiedere l’intervento del soccorso stradale – cioè il carro attrezzi – con la metà che ha pagato in proprio le spese, spendendo solo per la chiamata fino a 90 euro. Tra i dati analizzati da TNS Italia e da Assicurazione.it figurano anche quelli relativi alle categoria professionali maggiormente previdenti: la quota più elevata di polizze per l’assistenza stradale è stata sottoscritta  da  dirigenti – 9,45 per cento – quindi, con quasi il 9 per cento, da medici; previdenti anche gli impiegati, con poco più dell’8 per cento di polizze sottoscritte.  Assolutamente “insensibili” alle conseguenze di un’eventuale panne sono gli ecclesiastici: solo lo 0,5 per cento ha stipulato in contratto di assicurazione per l’assistenza stradale.  Tanto da lassù, una mano, arriva sempre.