Attualmente ci troviamo di fronte a ben tre normative che tutelano gli utenti dal rischio che tutti gli operatori telefonici possano agire contemporaneamente sfruttando al massimo le possibilità che sono offerte per legge. Rientrano a far parte l’Antitrust, la Agcom, la normativa primaria prevista con la legge di bilancio del 2018.
Agcom e Antitrust
Nonostante questo, nessuna delle tre ha la facoltà di imporre agli operatori telefonici di commercializzare determinate tariffe a prezzi che sembrano sempre in maggiore aumento.
Per le autorità è difficile limitare tale libertà, la sola cosa che possono fare è quella di imporre un blocco dei contratti di solo un anno fino alla scadenza naturale. Agcome invece si sta preoccupando di una altro aspetto importante, ovvero della trasparenza delle modifiche dei singoli contratti, così da tenere il fiato sul collo alle aziende.
Per quanto riguarda quella di 28 giorni, hanno diffidato la Tim, la Wind, la Tre e la Vodafone, inoltre Sky e Fastweb, che sembrano non aver rispettato tutte le prescrizione inerenti alla chiarezza e completezza delle informative. Tutte le società devono mettere nero su bianco anche gli eventuali aumenti dei costi. Inoltre sono state avviate nuove sanzioni per tutti coloro che non si sono adeguati alla delibera sulle fatturazioni.