Cartolarizzazione del mutuo, quali conseguenze

di Daniele Pace Commenta

Molte persone si spaventano, in particolare oggi che le gravi crisi bancarie hanno dato l'idea che la cartolarizzazione può coinvolgere i mutuatari.


 Nei tempi moderni, la grande finanza ha strumenti che possono coinvolgere i mutuatari, che stipulano un mutuo con una banca e magari, un giorno, all’improvviso, ricevono la comunicazione di cartolarizzazione del proprio mutuo. Molte persone si spaventano, in particolare oggi che le gravi crisi bancarie hanno dato l’idea che la cartolarizzazione può coinvolgere le persone in disastri finanziari. In realtà, per il mutuatario non ci sono cambiamenti. Questo strumento finanziario infatti, coinvolge solo la banca, che praticamente impacchetta i propri crediti, per cederli a delle società terze per ottenere liquidità. In parole povere, la banca prende i mutui e li vende ad altre aziende finanziarie, ricevendo in cambio la somma da restituire da parte dei mutuatari, che contnueranno a restituire la somma. La società terza, per ricevere profitti da questa operazione, emette obbligazioni per rientrare dalla liquidità ceduta alla banca.

Questa operazione viene chiamata cartolarizzazione perché in sostanza, quei crediti dovuti alla banca e ceduti alla società terza, vengono trasformati in carta, ovvero obbligazioni. Naturalmente, questa operazione finanziaria, non può in nessun modo cambiare i termini del mutuo, e le difficoltà si avranno solo in caso di richieste di surroga o rinegoziazione, proprio a causa dell’impossibilità di cambiamento dei termini contrattuali. In questo caso, viene in aiuto la regolamentazione stipulata dalla convenzione tra ABI e Consiglio del Notariato, in base alla legge 130/1999.