Gran Mutuo Cariparma: con Cariparma mutuo solido e flessibile


Gran Mutuo Cariparma è il nuovo mutuo solido e flessibile, pensato per venire incontro alle esigenze dei giovani, grazie alle sue innovative caratteristiche. Tra le opportunità previste: minimizzazione dell’importo della rata grazie alla durata massima fino a 40 anni, la vicinanza al cliente durante la vita del mutuo con innovative opzioni di flessibilità nel rimborso delle rate.

Rivolto agli acquirenti di prima e seconda casa, la durata del Gran Mutuo Cariparma va da 19 mesi fino a un massimo di 40 anni. Si hanno a disposizione tre opzioni di flessibilità per il rimborso delle rate; è possibile: aumentare o ridurre l’importo della rata nella misura massima del 30%; dimezzare l’importo della rata per 12 mesi consecutivi; sospendere il pagamento della rata per 6 mesi consecutivi.

Possibilità di scelta anche sulla tipologia di tasso disponibile: tasso variabile sin dall’inizio, con possibilità di optare per il tasso fisso in qualunque momento, questo consente di adeguare il mutuo all’andamento del mercato e alle proprie disponibilità economiche. Oppure tasso fisso. L’impegno economico è conosciuto sin dall’inizio e rimane immutato per tutta la durata del mutuo.

Formula Mutuo Casa con Genertel assicurazioni

 I servizi Genertel a tutela del domicilio stnno diventando molteplici ed arrivano a coprire una fascia di esigenze variegata e capillare.

Per stipulare un mutuo per la casa, la maggior parte della banche richiede una polizza assicurativa a copertura dei danni che l’abitazione potrebbe subire a seguito di incendio, scoppio o esplosione.

Genertel casa è il prodotto a 360° per la protezione dell’abitazione, del patrimonio e della vita familiare. Più di una le proposte per soddisfare le esigenze della clientela: Casa M2, Casa Ok e Casa Formula Mutuo sono adattabili in caso di abitazione di proprietà, abitazione presa in affitto, abitazione concessa in affitto e seconda casa.

Mutuo Mix e carta Revolving di Findomestic

Per chi volesse comprare qualunque oggetto in comode rate Findomestic è da sempre uno dei punti di riferimento del settore.

Il gruppo, con sede a Firenze, sin dalla sua nascita nel 1984 è stato sempre al passo con i tempi e, soprattutto, al passo con le esigenze di singoli, famiglie ed imprenditori alla ricerca del credito desiderato.

Come dicevamo, il core business è rappresentato dal finanziamento di beni mobili di consumo a tassi competitivi e concorrenziali nello scenario attuale del settore.

Quello che però molti non sanno è che lo stesso gruppo ha ampliato i suoi orizzonti spostandosi anche su strade ancora non percorse e di maggior appeal negli ultimi tempi.

Taglio dei tassi Bce: buone notizie per i mutui a tasso variabile

 La crisi economica sembra non frenare ed i provvedimenti finora adottati in Europa per contrastarla appaiono vani. I canali del credito soffrono a causa dell’eccessivo indebitamento degli intermediari e di alcuni settori dell’economia reale.

Le difficoltà di imprese e famiglie si propagano, domanda e produzione rallentano: Se diminuiscono i consumi allora ecco che si riducono anche i prezzi: inflazione in picchiata in Eurolandia, dove nel mese di novembre, secondo le stime provvisorie di Eurostat, è scesa al 2,1%, contro il 3,2% di ottobre, tornando al livello del settembre 2007. Inizia quindi un periodo di deflazione dovuto al drastico calo dei consumi. Sempre più probabile, pertanto, un ulteriore taglio dei tassi da parte della Bce il 4 dicembre.

Mutuo opzionale o modulare: conviene?

 Sempre la solita indecisione: scegliere un mutuo a tasso fisso o variabile? Con i mutui a tasso fisso, il tasso d’interesse rimane invariato per tutta la durata del mutuo, anche nel caso in cui insorgano cambiamenti nei mercati finanziari e monetari. Rimarrà immutato, per tutta la durata del mutuo il valore di ciascuna delle rate che si dovrà pagare e la durata complessiva del prestito.

Nel caso di mutui a tasso variabile l’ammontare degli interessi dipende dall’andamento di un indice di riferimento legato al costo del denaro. Se i tassi sono in salita la rata aumenta, se sono in discesa anche le rate si alleggeriscono.

Quale conviene? Non è facile pronosticare l’andamento dei mercati finanziari, tuttavia quando è possibile ottenere mutui ad un tasso fisso vicino al 5% di certo questa è una buona motivazione per sottoscriverne uno di quel tipo. A questo livello lo spazio di possibile risparmio con il ricorso al tasso variabile si assottiglia, mentre i rischi di innalzamento sono tutti presenti. Se invece il tasso fisso eccede il 5%,  diventa interessante il mutuo a tasso variabile.

Ipoteca sulla casa: garanzia per le banche

 Ci rechiamo presso un istituto creditizio per richiedere un mutuo perchè finalmente abbiamo deciso di acquistare la nostra prima casa e quando finalmente il credito ci è concesso, sappiamo anche che è stata iscritta un’ipoteca sul nostro immobile. Quando un istituto di credito concede un mutuo per l’acquisto di un immobile, viene infatti richiesto al debitore di iscrivere contestualmente un’ipoteca. Ma cosa comporta realmente per il mutuatario l’iscrizione di un’ipoteca sull’immobile?

L’ipoteca è una garanzia, valida in caso di mancato pagamento delle rate, che generalmente viene iscritta sullo stesso immobile oggetto di finanziamento, per un valore superiore al finanziamento stesso (dal 150% al 300%), in modo da coprire non solo il capitale erogato, ma anche gli interessi previsti, gli eventuali interessi di mora, in caso di ritardo o mancato pagamento delle rate, i costi sostenuti (fisco, notaio, indagini sulla solvibilità, eccetera), le spese di giudizio per recuperare quanto dovuto in caso di morosità e le polizze di assicurazione previste.

Convenzione ABI – MEF: stabilizzazione rate mutuo

 Dopo la crisi che tocca i mercati, ciò che si teme in questi casi è la volatilità dei tassi e quindi la scarsa convenienza a pagare le rate di un mutuo a tasso variabile. Le rate schizzano, ma esiste un modo per stabilizzarle: tramite la Convenzione ABI – MEF (Legge Tremonti). Sottoscritta dall’ABI e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) in ottemperanza al Decreto Legge n. 93 del 27 maggio 2008, ha come obiettivo quello di fornire alla clientela uno strumento certo per ridurre e stabilizzare le rate dei mutui a tasso variabile. La Convenzione è aperta all’adesione delle banche e degli intermediari finanziari ex art. 106 TUB.

Gli intestatari di mutui a tasso variabile e a rata variabile, stipulati o accollati prima del 29 maggio 2008 e destinati all’acquisto, costruzione e ristrutturazione dell’abitazione principale, possono difatti rinegoziare il mutuo riducendo la rata ad un livello pari a quello antecedente ai recenti rialzi dei tassi e mantenendola costante nel tempo. Ciò però non significa che la banca rinuncerà ai propri guadagni ma semplicemente, occorre chiarire, essa rimanderà alla fine del piano di ammortamento del mutuo il pagamento della differenza tra l’importo della rata dovuta (secondo il piano di ammortamento originariamente previsto) e l’importo della rata risultante dalla rinegoziazione.

Mutuo revolution di BNL: finanziamento 100% valore casa

 BNL è uno dei principali gruppi bancari italiani, con circa 3 milioni di clienti privati e 40mila imprese. Ad esso fanno capo le attività di banca commerciale (BNL bc), Artigiancassa (credito agevolato) e Ifitalia (factoring). Nasce nel 1913 come Istituto di Credito per la Cooperazione. nel 1992 assume la forma giuridica di Società per Azioni da Banca di diritto pubblico controllata dal Ministero del Tesoro. NJel 1998 viene quotata alla Borsa di Milano, a seguito della privatizzazione mediante un’offerta pubblica di vendita.

Nel 2006 la Banca entra a far parte del Gruppo BNP Paribas, operante nei servizi bancari e finanziari. Il Gruppo è presente in 85 paesi nel mondo con più di 140.000 collaboratori. Oggi BNL offre un’ampia gamma di prodotti e servizi bancari, finanziari e assicurativi, da quelli tradizionali ai più innovativi, dedicati ai diversi segmenti di mercato: retail e private, corporate e pubblica amministrazione.

Tredicesima ininfluente, California indebitata di mutui e Calisto Tanzi vittima delle banche. Scherzi a parte? Purtroppo no.

 Lo Stato governato da Arnold Schwarzenegger, quella California terra di sole-mare-celebrità che da decenni entra nei sogni turistici di italiani ed europei, si segnala ora per un triste primato: capitale mondiale del mutuo, terra infertile nella quale le case – lussuose e splendide a vedersi – valgono molto meno dei mutui contratti dagli acquirenti per acquistarle. Il record negativo spetta alla cittadina di Mountain House dove ogni nucleo familiare ha in media un debito che supera di 125 mila dollari il valore effettivo dell’abitazione. Non solo problemi d’oltreoceano, ma anche difficoltà di casa nostra: archiviata con un sorriso amaro l’intervento di Tanzi che, in merito al crack Parmalat, giura di non aver ideato la grande truffa ma di essere stato vittima – egli stesso – di manovre architettate dalle banche, tocca soffermarci sulla Grande Crisi attuale. La difficoltà oggettiva in cui versano le casse delle imprese e delle famiglie ha spinto il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a dichiarare che questa settimana sarà decisiva per l’assunzione di provvedimenti in favore e a sostegno di banche, attività economiche e famiglie. Occorre solo capire che tipo di incidenza ci sarà sulle casse dello Stato e nei confronti del debito pubblico.

Impossibile contrarre mutui: da Natale comprare casa diventa una chimera. E intanto le truffe abbondano.

Contrarre un mutuo per pagarsi una casa con scadenza spesso trentennale era fino a qualche tempo fa una croce, inevitabile ma pur sempre pesantissima da portare sulle spalle; ora, con la crisi economica che si preannuncia lunga e di entità tale da superare quella del dopoguerra, è diventato addirittura impossibile accedere ad un prestito per riscattare, anno dopo anno e mattone dopo mattone, un domicilio.  Torna con prepotenza una delle battute ad effetto che ben descrivono la situazione: altro che matrimonio eterno, in tempi di divorzio-facile, l’unico “per sempre” è quello che si viene ad instaurare tra banche e cittadini. A scapito, ovviamente, dei secondi.

A temere fortemente la pessima situazione finanziaria in cui riversano i grandi centri economici, sono in primo luogo le banche: rispetto a qualche mese fa, infatti, è già evidente la difficoltà nell’accedere ad un mutuo per la maggiore rigidità dei parametri con cui le banche concedono l’accesso al mutuo. Non lascia ben sperare neppure il bollettino emanato dalla Bce, secondo cui la situazione andrà a peggiorare nell’arco dei prossimi mesi. Già da dicembre si prevede un ulteriore rigidità da parte dei crediti con speculare incremento delle difficoltà – da parte delle famiglie – a sostenere il futuro.
Natale, quest’anno non porterà doni e regali, piuttosto austerità e rigore. Lo ha ribadito anche il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, proprio quando il Governo si è impegnato a sostenere le famiglie con aiuti economici importanti.
Stando ai dati riportati dalla Bce, nel terzo trimestre dell’anno, è cresciuta sufficientemente passando dal 30% al 36% (+6%) la percentuale di banche che ha intensificato, rendendoli ancor più rigidi, i criteri relativi alla concessione di mutui ai nuclei familiari.

Mutuo ipotecario e Centrale dei Rischi: ottenere un fido

 Il contratto di mutuo viene così definito dall’Art. 1813 del Codice Civile:

Il mutuo è il contratto con il quale una parte (mutuante) consegna all’altra parte (mutuatario) una determinata quantità di denaro o di altre cose fungibili, e l’altra si obbliga a restituire altrettante cose della stessa specie e quantità.

Detta così sembrerebbe che qualsiasi cosa chiediamo in prestito, potrebbe essere un mutuo, ecco perchè chiariamo sin da subito che comunemente si parla di mutuo riferendosi al mutuo ipotecario, ovvero il contratto che si stipula con un intermediario creditizio allo scopo di acquistare la casa. Ipotecario poichè all’istituto di credito che erogherà il mutuo non basta verificare la reale possibilità a pagare le rate mensili presentando la busta paga, ma essa si tutela ulteriormente disponendo una precisa garanzia, costituita dall’ipoteca sull’immobile acquistato.

UniCredit cartolarizza i mutui, Istat conferma la recessione: Pil -0.5% negli ultimi tre mesi

 Il buon esempio, come è giusto che sia in un momento di difficoltà economica, comincia a darlo il Quirinale: tagliate le spese, e cinghia tirata, per 10 milioni di euro. A tanto sarebbe ammontato l’adeguamento al tasso di inflazione nel biennio 2010/2011, a cui la presidenza della Repubblica ha spontaneamente rinunciato. Periodo di crisi, si diceva: di stamattina la notizia dell’individuazione e del fermo, a Fagnano Olona, di una banda specializzata nella fornitura di documenti falsi per accedere al credito di banche e finanziarie per un giro da capogiro, oltre 5 milioni di euro. Caso emblematico che riporta, ovviamente, alla difficoltà di arrivare a fine mese da parte degli italiani: per chi ha un mutuo da pagare, poi, la sopravvivenza è quasi insostenibile.