Un’impresa, specie se media, ed ancor di più se piccola, di norma nel nostro Paese riesce ad ottenere finanziamenti e prestiti presso quelle banche che hanno un forte radicamento sul territorio, e dove spesso il direttore della filiale è nativo del luogo e conosce le dinamiche dello sviluppo economico nella zona. Non stupisce di conseguenza l’ultimissimo dato, comunicato da Assopopolari, da cui è emerso come dall’inizio dell’anno, e fino allo scorso mese di aprile, gli Istituti di credito popolari abbiano erogato a favore delle piccole e medie imprese nuovi crediti per un controvalore pari a ben 13,3 miliardi di euro. Su base annua l’incremento dei crediti alle piccole e medie imprese per le Banche popolari è cresciuto del 5% a fronte di una raccolta diretta balzata del 7%.
Finanziamento
Finanziamenti PMI Sace – BP Vicenza per l’internazionalizzazione
Al fine di sostenere le piccole e medie imprese italiane nei processi di espansione commerciale nei Paesi esteri, e di internazionalizzazione, Sace, società leader nel settore dell’assicurazione sul credito, ha reso noto d’aver siglato al riguardo dei nuovi accordi con la Banca Popolare di Vicenza che prevedono lo stanziamento di un plafond pari a complessivi 70 milioni di euro a favore delle PMI con mire espansionistiche all’estero. Il plafond di finanziamenti, in particolare, è suddiviso in due tranche: una tranche composta da 20 milioni di euro è destinata a finanziamenti per finalità di esecuzione di lavori nei Paesi esteri, per le operazioni di approntamento di beni e servizi, ma anche per soddisfare le esigenze di capitale circolante.
Finanziamenti PMI: banche rigide per l’accesso al credito
Qual è l’andamento in Italia dei finanziamenti erogati dal sistema bancario italiano alle piccole e medie imprese? Ebbene, in accordo con le rilevazioni dell’Osservatorio sul credito Confcommercio-Format, aggiornate al primo trimestre 2010, la situazione per le PMI in Italia è tale che ci sono dei segnali di ripresa visto che è diminuita la quota di imprese che hanno difficoltà a far fronte ai propri impegni finanziari; pur tuttavia, se per far fronte a questi impegni le piccole e medie imprese hanno bisogno di bussare alle banche le cose cambiano visto che è stato rilevato da parte degli Istituti di credito un aumento della rigidità nella concessione dei finanziamenti. Nel dettaglio, nel primo trimestre 2010 la quota di PMI in difficoltà a far fronte al proprio fabbisogno finanziario è scesa dal 16% del trimestre precedente al 14%; non a caso, ben il 60% delle PMI nel primo trimestre di quest’anno, rispetto ad una percentuale del 50% del Q4 2009, è in grado di far fronte alle esigenze finanziarie in maniera autonoma.
Conto corrente Napoleone: soluzione Credem per l’impresa
E’ gratis per i primi sei mesi e per i nuovi clienti, e per ben dodici mesi il Socio può provare a zero euro il “Conto Voglio” oppure il “Conto Comodo“. Sono queste alcune delle caratteristiche principali e vantaggiose dei conti correnti della gamma “Napoleone” pensati dal Credem, Gruppo bancario Credito Emiliano, per le aziende, dalle più piccole alle più grandi grazie a delle formule che si adattano al fatturato annuo dell’impresa. C’è infatti il conto corrente Napoleone “Small”, ma c’è anche il “Medium”, il “Large” ed il “Net”, con quest’ultimo che è stato pensato dal Credem per offrire un conto corrente ideale e ritagliato su misura per l’utilizzo dei servizi online. Tutti i prodotti offrono con la classica formula del “tutto compreso” il corporate banking interbancario, il Pos, le presentazioni di portafoglio, i bonifici e l’istruttoria su leasing e mutui.
Finanziamenti alle famiglie accelerano in Italia
Nel primo trimestre del corrente anno in Italia l’attività delle banche italiane è stata tale che sono aumentati, segnando una dinamica in netta accelerazione, i finanziamenti che sono stati concessi alle famiglie consumatrici, ponendo così il nostro Paese in una posizione di leader su scala europea. A rilevarlo è stata l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, nel suo “Monthly Outlook” del mese di maggio 2010, sottolineando inoltre come su scala regionale in Italia la dinamica crescente sia stata ancor più accentuata in Puglia, Regione Campania, Regione Toscana e Regione Calabria. In prevalenza, nel primo quarto del 2010 la dinamica crescente dei finanziamenti alle famiglie italiane consumatrici ha interessato l’accesso al credito, e quindi la stipula di mutui, per l’acquisto di unità immobiliari ad uso residenziale.
Finanziamento PMI Deutsche Bank con PC ASUS in regalo
Si chiama “db PMI Oltre“, ed è un finanziamento pensato da Deutsche Bank per le piccole e medie imprese e ideato a misura di artigiani, commercianti e, in generale, per tutte quelle PMI aventi un fatturato annuo non superiore al livello dei cinque milioni di euro. La promozione di questo prodotto finanziario prevede, grazie ad un accordo con ASUS, il PC modello Eee Seashell 1001PX in regalo a favore delle PMI che richiederanno il finanziamento “db PMI Oltre” entro e non oltre la fine del corrente anno. Nel dettaglio, “db PMI Oltre” è un finanziamento con il rientro programmato del capitale e con tre possibili tagli fissi di erogazione del credito: 15 mila, 30 mila o 45 mila euro di credito con scadenza a trentasei mesi, quindi a medio termine, e con il rimborso della prima quota capitale che è previsto dopo ben 12 mesi.
Finanziamenti Monte dei Paschi per le imprese agricole toscane
Per le imprese agricole della Toscana, ed in particolare di Arezzo, Siena e Grosseto, sono pronti 50 milioni di euro di finanziamenti. A metterli a disposizione è il Gruppo bancario Monte dei Paschi di Siena nell’ambito di “TerrAmica”, un’iniziativa finalizzata a sostenere le diverse esigenze finanziarie dell’imprenditore agricolo nella gestione delle proprie attività quotidiane. Il plafond, in accordo con quanto recita una nota emessa da MPS, infatti, mira a fornire finanziamenti per finalità che spaziano dai prestiti per il rafforzamento patrimoniale a quelli per le coltivazioni e passando per le attrezzature, le macchine agricole e l’allevamento. Le quattro tipologie di finanziamenti serviranno così ad un bacino di potenziali 22 mila imprese agricole per favorire e rafforzare la ripresa economica del comparto agricolo e di quello agro-industriale con interventi, tra l’altro, mirati alla compatibilità ambientale ed allo sviluppo sostenibile.
Banca Sella – Sace: finanziamento per l’export
Le aziende italiane che hanno un fatturato annuo non superiore ai 250 milioni di euro, e con una quota di ricavi pari ad almeno il 10% derivante da attività con l’estero, possono finanziare i propri progetti di internazionalizzazione con “Sella Export SACE“, il prodotto finanziario che da un lato vede il Gruppo Banca Sella, e dall’altro la SACE, società leader nel settore dell’assicurazione sul credito. In particolare, con il finanziamento “Sella Export SACE” le imprese possono accrescere il loro livello di competitività all’estero, ad esempio, per sostenere spese per la partecipazione a fiere, brevetti industriali, rinnovo di impianti e macchinari, ma anche per acquisire quote di partecipazione di natura non finanziaria in aziende straniere. La formula tecnica di concessione del finanziamento “Sella Export SACE” è quella del mutuo chirografario assistito da garanzia con un minimo di importo erogabile pari a 100 mila euro e massimi 1,5 milioni di euro a fronte, eventualmente, di garanzie personali o reali che SACE e Banca Sella possono chiedere a loro discrezione.
Imprese agricole: arrivano i finanziamenti revolving
Il colosso bancario UniCredit, la CreditAgri Coldiretti, e la società consortile Consorzi Agrari d’Italia, hanno annunciato la nascita di “Credit Plan – Consorzi Agrari d’Italia”, una importante partnership che permetterà, attraverso la formula dei finanziamenti revolving, l’accesso al credito in modalità innovativa da parte delle imprese e della filiera agricola del made in Italy. A darne notizia è la Coldiretti nel sottolineare come l’iniziativa potrà trovare attuazione sul territorio con la stipula di accordi di natura operativa con i singoli Consorzi; ebbene, al riguardo l’Organizzazione degli agricoltori ha reso noto che il Consorzio Agrario Friuli Venezia Giulia ed il Consorzio Agrario Lombardo Veneto hanno già aderito all’iniziativa “Credit Plan – Consorzi Agrari d’Italia“.
PMI: le banche respingono 20% delle richieste
Le PMI (piccole medie imprese) hanno un ruolo centrale nello sviluppo economico di un Paese e rappresentano conseguentemente il nodo centrale dello sviluppo economico dell’Unione Europea; per questo motivo l’Unione Europea fornisce diversi tipi di aiuto e sostegno finanziario. Spesso l’UE aiuta le PMI sotto forma di finanziamenti indiretti ovvero attraverso intermediari finanziari con l’obiettivo di aumentare il volume dei crediti a disposizione delle aziende e incoraggiare le banche a sviluppare la loro capacità di credito nei confronti delle PMI.
L’Ue europea ovviamente monitora costantemente la situazione e le relazioni tra banche e imprese. Dagli utlimi dati della Commissione europea e della Banca centrale europea emerge che le condizioni di credito applicate dalle banche sono ancora restrittive, la domanda netta di prestiti da parte delle imprese è calata e quasi il 20% delle richieste di prestiti avanzate dalle Pmi è respinto dalle banche. Il SME Finance Forum 2010 (Forum dei i finanziamenti per le Pmi) che si tiene a Bruxelles ha quindi posto a centrale importanza la ricerca di nuove strategie per migliorare l’accesso delle Pmi ai finanziamenti.
Prestito impresa: sei regole d’oro
Si chiama “Conoscere il Rating“, ed è una Guida che l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, ha presentato nella giornata di ieri nel corso di un convegno incentrato sulle modifiche degli accordi di Basilea. Per un impresa, e per il conseguente accesso al credito, è necessario prendere consapevolezza del fatto che, innanzitutto, il rating di un’azienda non rimane immutato, ma varia almeno una volta all’anno e risulta essere periodicamente aggiornato e controllato. Questo è quanto mette in risalto l’Associazione Bancaria Italiana nell’aggiungere, tra l’altro, come nella Guida “Conoscere il Rating” siano contenute anche le cosiddette “6 Regole d’oro per l’Impresa”, ovverosia quelle linee guida che la Commissione Ue ha stilato a favore degli imprenditori.
Credito al consumo: aumentano i prestiti alle famiglie
Aumentano nel settore del credito al consumo i prestiti concessi dal sistema bancario alle famiglie italiane; questo è in particolare quanto emerge dal ““Rapporto sulla situazione finanziaria delle famiglie italiane“, un nuovo Report messo a punto dell’ABI, l’Associazione Bancaria Italiana, e nato per analizzare anche gli effetti che la crisi nel biennio 2008-2009 ha avuto nel nostro Paese sulle famiglie consumatrici. Ebbene, l’ABI al riguardo, come accennato, ha rilevato come nel quarto trimestre dello scorso anno ci sia stata, rispetto allo stesso trimestre del 2008, un aumento del credito al consumo del 6,7% per un ammontare pari a 113 miliardi di euro; il tutto stando ai dati forniti all’Associazione Bancaria Italiana, è però avvenuto in corrispondenza di un aumento delle sofferenze bancarie che, nello stesso periodo, dallo 0,33% sono passate alla fine del 2009 all’1,19%.
Basilea 3: la posizione del settore bancario italiano
Con Basilea 3, ovverosia con la riforma delle regole sul capitale, deve essere effettuata una valutazione attenta affinché si possano evitare e ridurre i rischi sull’impatto che le nuove norme potranno avere sulla ripresa economica. Ad affermarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, la quale in particolare auspica che in materia di definizione dei nuovi standard ci sia una seconda tornata di consultazioni per evitare che, in materia di concessione del credito, le nuove norme siano troppo rigide e quindi potenzialmente in grado di compromettere la ripresa dell’economia. Il sistema bancario italiano, tra l’altro, ritiene che, al fine di scongiurare vantaggi competitivi che sarebbero sia pericolosi, sia indebiti, le nuove e più stringenti regole vengano applicate anche a carico degli intermediari non bancari visto che è giusto che regole omogenee vengano comunque applicate su attività equivalenti.
Finanziamenti Intesa Sanpaolo per l’Information Technology
Per l’Information Technology arrivano in Italia, attraverso Mediocredito Italiano, un miliardo di euro di finanziamenti del colosso bancario Intesa Sanpaolo. Questo grazie ad uno specifico accordo che il Gruppo bancario ha siglato con Assinform, l’Associazione di settore aderente alla Confindustria, la quale sottolinea l’importanza di una misura il cui controvalore rappresenta ben il 9% della spesa complessiva annua del settore IT che, nel 2009, è stata infatti pari a 11 miliardi di euro. Il target dei destinatari dei finanziamenti è ampio visto che vi possono accedere tutte quelle realtà imprenditoriali dell’IT che vogliono crescere innovando e modernizzandosi sia dal punto di vista delle dinamiche di processo, sia da quelle del prodotto. In merito a tale accordo, Assinform stima ricadute positive quali lo sviluppo di nuovi servizi IT e di nuovi software unitamente ad una crescita della competitività nel nostro Paese ed alla conseguente riduzione del gap tecnologico che separa l’Italia dagli altri grandi Paesi europei.