Finanziamenti Regione Lombardia per promuovere la cultura

 Su proposta di Massimo Zanello, Assessore alle Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, la Giunta Regionale nei giorni scorsi ha approvato uno stanziamento complessivo pari a 1,2 milioni di euro per finanziamenti finalizzati, sul territorio lombardo, alla promozione culturale. Grazie alle risorse stanziate, infatti, le Amministrazioni provinciali lombarde potranno dare attuazione a tutta una serie di eventi legati alla promozione della cultura: dalle mostre ai convegni e passando per le iniziative di studio, le rassegne, ed in generale tutti i progetti finalizzati alla promozione della cultura e dell’educazione.

Finanziamenti banche: aumentano quelli alle famiglie

 Rispetto al resto d’Europa, nelle ultime settimane in Italia si sta registrando una accelerazione sul fronte della concessione di finanziamenti alle famiglie da parte del sistema bancario; a rilevarlo è l’ABI, Associazione Bancaria Italiana che, nel “Monthly Outlook” di novembre su economia e mercati finanziari e creditizi ha tracciato il punto della situazione. In particolare, l’accelerazione sul fronte del finanziamento alle famiglie è avvenuta e sta avvenendo sia grazie alla riduzione progressiva dei livelli del costo del denaro, sia in virtù del fatto che gli italiani, nonostante tutto, crisi o non crisi, continuano a guardare sempre al mattone come “bene rifugio”, con la conseguenza che c’è vivacità di richieste anche dal versante dei finanziamenti immobiliari.

Finanziamenti per la formazione nelle aziende in crisi

 Nelle scorse settimane Fondimpresa ha annunciato la disponibilità di dieci milioni di euro da “investire” nella messa a punto di piani di formazione destinati ai lavoratori appartenenti ad aziende che sono state colpite dalla crisi finanziaria ed economica, in modo tale che i lavoratori dipendenti non corrano il rischio di dover perdere il proprio posto di lavoro. Le richieste di finanziamento si sono aperte nello scorso mese di ottobre, il giorno 15, con scadenza il 15 ottobre 2010 o comunque prima dei termini in caso di esaurimento dei fondi. Aderendo, le imprese possono così presentare delle richieste di finanziamento fino ad un controvalore massimo di 500 mila euro con l’obiettivo di riqualificare a livello professionale, tra l’altro, i lavoratori che sono attualmente in cassa integrazione.

Finanziamenti e agevolazioni sul credito per le PMI romane

 A Roma l’Amministrazione comunale è scesa in campo a favore delle piccole e medie imprese della Capitale che sono in difficoltà sia a causa della crisi economica e finanziaria, sia a seguito della stretta creditizia e dei crediti verso fornitori che devono ancora essere incassati. A presentare queste due importanti iniziative nel Comune di Roma sono stati Sergio Marchi, Assessore alla Mobilità, e Maurizio Leo, Assessore al Bilancio della Capitale; complessivamente, tra misure di anticipazioni sul credito, e nuovi finanziamenti, le due iniziative “sbloccano” risorse per complessivi 629 milioni di euro. Entrando nel dettaglio, grazie ad un accordo tra il Comune di Roma e le banche, sono a disposizione delle piccole e medie imprese capitoline in difficoltà crediti per complessivi 128 milioni di euro, erogabili dagli istituti di credito potendo far leva su un fondo di garanzia, con una dotazione pari ad otto milioni di euro, che è stato costituito dall’Amministrazione capitolina attraverso Banca Impresa Lazio.

Finanziamenti banche: imprenditori più poveri con la crisi

 A causa della stretta creditizia in Italia è stato difficile negli ultimi 12-18 mesi accedere al credito, con la conseguenza che molto spesso l’imprenditore, per evitare di chiudere la propria azienda, ha investito i propri risparmi personali diventando così più povero. Non a caso, la Camera di Commercio di Monza e Brianza ha rilevato come in Lombardia, così come nel resto d’Italia, a causa delle difficoltà e delle restrizioni sull’accesso al credito, gli imprenditori siano stati costretti a mettere mano al portafoglio andando a rafforzare le imprese a livello finanziario con una cifra complessiva pari a 1,5 miliardi di euro. Per quest’anno, l’Ente camerale ha rilevato che quattro imprenditori su dieci della Lombardia si sono rivolti alle banche per chiedere un finanziamento, ma in quasi il 12% dei casi è stata rilevata difficoltà nel poter accedere al credito.

Finanziamenti 2009: 10.000 euro di debito a famiglia

 Sono il 26 % delle famiglie italiane ad aver contratto un finanziamento con un valore medio del debito per famiglia di circa 10mila euro. Lo conferma una ricerca dell’Abi:

Nonostante il fenomeno del credito al consumo abbia registrato in questo decennio una tendenza media in crescita – commenta il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini -, e sia apparso in ripresa nel 2009 dopo un rallentamento nel 2008, il livello di indebitamento delle famiglie italiane é ancora notevolmente basso rispetto a quanto registrato nei principali Paesi europei.

Sembra quindi che le famiglie italiane non amino chiedere finanziamenti. O non ne hanno bisogno? Le variabili da analizzare sono molteplici: una famiglia può necessitare di denaro (il capofamiglia ha perso il lavoro, le entrate sono diminuite…), ma le banche, prima di concedere un prestito, non hanno bisogno di garanzie? E quale garanzia migliore di un lavoro “fisso”?

Finanziamenti garantiti Bei-Sace per il made in Italy

 La Sace, società leader nel settore dell’assicurazione del credito, e la BEI, Banca europea per gli investimenti, hanno siglato un importante accordo per finanziamenti per un importo pari a complessivi 1,5 miliardi di euro che da un lato saranno emessi dalla Banca europea per gli investimenti, e dall’altro saranno garantiti proprio da Sace. In particolare, la Sace sui finanziamenti della Banca europea per gli investimenti potrà operare in qualità di “guarantor” sia sulla concessione di finanziamenti in Italia, sia all’estero; in questo modo le imprese italiane, ed in particolare quelle medie e piccole, potranno far leva sia sulla Banca europea per gli investimenti, attraverso il canale bancario, sia sulla Sace, per rafforzare lo sviluppo e finanziare l’espansione del “made in Italy” sia in Italia, sia nei Paesi esteri.

Puglia: aumentano tassi e richiesta mutui

 Con la crisi economica aumenta il numero di coloro che si rivolgono a banche e finanziarie per richiedere prestiti: famiglie e giovani, la corsa al credito al consumo avanza e la crisi non la ferma, forse la incentiva.

L’Osservatorio CODICI, che si riferisce a un’indagine di Banca d’Italia nel suo rapporto sull’andamento del credito delle Regioni italiane nel secondo trimestre del 2009, evince ancora differenze tra Nord e Sud anche sui costi dei finanziamenti: il Sud regista una percentuale maggiore nei costi di erogazione dello 0,63 % rispetto al Nord. Soprattutto nella Puglia i tassi di crescita sono particolarmente alti con il +8,1% rispetto alle altre regioni del Mezzogiorno.

Finanziamenti PMI per crescere all’estero

 E’ sempre più alto il plafond di finanziamenti che Sace, società leader nell’assicurazione del credito, ha predisposto con il supporto delle principali banche italiane a sostegno dei progetti di internazionalizzazione delle piccole e medie imprese del nostro Paese. La Sace, infatti, ha reso noto che il plafond è salito a 1,6 miliardi di euro dopo che la società ha stipulato il relativo accordo con la BPM, la Banca Popolare di Milano, la quale ha messo sul piatto ben 100 milioni di euro di nuovi finanziamenti da destinare alle piccole e medie imprese che progettano di effettuare investimenti e di crescere all’estero. Nel dettaglio, le PMI che hanno un fatturato non superiore ai 250 milioni di euro, con almeno il 10% conseguito all’estero, possono richiedere delle linee di credito con scadenza a cinque anni per un importo minimo di centomila euro e massimo di due milioni di euro.

Finanziamenti piccole e medie imprese a condizioni favorevoli

 Facendo leva sulla provvista della Cassa Depositi e Prestiti, sulle garanzie sul credito offerte da Sace, società leader nel settore, e su apposite convenzioni stipulate con primari istituti di credito italiani, le piccole e medie imprese del nostro Paese possono e potranno nelle prossime settimane accedere a finanziamenti aventi condizioni di erogazione favorevoli. A darne notizia è stata proprio la società Sace nel comunicare, tra l’altro, che già un plafond di finanziamenti agevolati per le piccole e medie imprese è pronto a seguito delle relative convenzioni stipulate con Iccrea Banca, con la Banca Monte dei Paschi di Siena e con Banca Sella; ma sono imminenti, ed attese per i prossimi giorni, anche le firme sulle convenzioni da stipulare con altri importanti istituti bancari.

Conto Laurea da Banco Popolare

 Il Conto Laurea – come dice lo stesso nome – è un conto corrente che il Banco Popolare ha approntato per tutti gli studenti universitari che vogliano gestire con un costo contenuto i propri risparmi, o vogliano soddisfare le proprie esigenze finanziarie con un rapporto semplice e completo.

Il Conto Laurea permette infatti una normale operatività del conto, affiancando alla gestione “fisica” del rapporto l’utilizzo di una serie di servizi telematici come il direct banking, grazie al quale sarà possibile accedere al proprio conto tramite un qualsiasi computer connesso a internet.

Inoltre i titolari del conto Laurea potranno richiedere un prestito personale per coprire le spese relative allo studio, con condizioni dedicate.

Compreso nella gratuità del rapporto è inoltre l’invio dell’estratto conto, e la carta bancomat; senza commissione anche i bonifici, i prelevamenti e gli ordini permanenti.

Il Friuli finanzia le proprie imprese

 Lo Stato ha fatto la propria parte, i privati – chi più e chi meno – pure. Le famiglie stanno facendo la propria parte, nel doppio ruolo di ammortizzatore sociale e volano della ripresa, le banche sembra si siano forse (finalmente) convinte a svolgere il proprio ruolo. La crisi economica ha chiamato in causa una molteplicità di attori, in uno sforzo di coesione sociale che in questa Italia dei cento campanili, dei milioni di interessi e dei due blocchi politici contrapposti certo non era facile architettare. Forse ci stiamo riprendendo, forse la ripartenza è dietro l’angolo, sicuramente i dati sulla produzione industriale cominciano a segnare un “più” dopo che per trimestri e trimestri il segno davanti al dato era un meno. Cosa fanno, in tutto questo panorama, gli organi statali più prossimi alle aziende e cioè le regioni?

Finanziamenti per crediti verso la Pubblica Amministrazione

 In questi mesi di crisi finanziaria ed economica per le imprese l’attesa per incassare i crediti è stata spesso troppo lunga, ben oltre i termini previsti dai contratti associati alle commesse. Ma ancor di più hanno sofferto quelle piccole e medie imprese che, invano, hanno atteso di essere pagati dalla Pubblica Amministrazione che, come noto, molto spesso paga solo dopo parecchi mesi. Di conseguenza, a livello territoriale, gli istituti di credito molto spesso sono scesi in campo erogando a favore delle PMI dei finanziamenti garantiti dai crediti vantati verso la PA. Così, come tra l’altro prevede il Decreto anticrisi, l’ABI, Associazione Bancaria Italiana, sta facendo la sua parte nell’agevolare con la concessione di credito, attraverso il canale bancario, le PMI che hanno crediti verso la PA scaduti e non ancora incassati.

Scelgo Io, il finanziameto flessibile FIAT

 Casa FIAT offre un ventaglio di soluzioni di finanziamento così ampio e numeroso da poter essere paragonato alla rosa delle automobili offerte sul mercato dallo stesso. Detto di Credito Mio, la soluzione con piccolo anticipo rata fissa e zero maxirata finale, oggi andiamo a scoprire Scelgo Io, una proposta di finanziamento che – già dal nome dovrebbe essere chiaro – desidera modellarsi sulle esigenze del compratore. Il tutto, come sempre, con la serietà e la sicurezza che solo un partner finanziario della caratura di SAVA può offrire. Vediamola nel dettaglio.